«LA NUOVA centrale geotermica Bagnore 4 è un’eccellenza tecnologica riconosciuta a livello internazionale e sarà un impianto modello nel mondo, sia per efficienza che per innovazione». A dirlo è il responsabile geotermia di Enel Green Power, Massimo Montemaggi, commentando le dichiarazioni giunte dagli Stati Uniti d’America per bocca del professore Roland Horne, presidente dell’International Geothermal Agency e Professore di Scienze della terra a Stanford University nonché senior fellow «Woods Institute for the Environment». Lo stesso Horne, in alcune interviste, ha affermato che «La tecnologia a vapori di flash, utilizzata per Bagnore 4, non è obsoleta così come non è innovativa quella a ciclo binario, entrambe sono utilizzate nel mondo e sono environmental friendly. L’utilizzo della tecnologia non è una scelta che può essere fatta a priori ma deve avvenire una volta reperito il fluido e valutatene le caratteristiche. I fluidi amiatini sono ad alta entalpia e con un contenuto di gas incondensabili tale da non rendere applicabile proficuamente il ciclo binario. Risulta che gli impianti Enel Green Power nel mondo utilizzino lo state-of-art technology». Secondo l’ingegner Montemaggi la professionalità del professor Horne è indiscussa e prosegue: «Horne è un’autorevole personalità in campo scientifico. Siamo consapevoli della bontà del nostro lavoro, che ha affrontato un articolato iter a livello istituzionale con studi di Università e soggetti terzi e un percorso di partecipazione che si è concluso con il contraddittorio in Regione con tutti i soggetti del territorio, a cui abbiamo dato risposte precise e puntuali». Quindi stando alle considerazione del Responsabile di Enel Green Power, la centrale di Bagnore 4 è tanto affidabile quanto innovativa
