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Geotermia e salute: continuano le indagini nei vari bacini

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Per l’Amiata più malattie respiratorie acute e delle vie urinarie.

Fonte: Il Cittadino Online.it

Autore: Il Cittadino Online.it

Dopo la presentazione dello studio epidemiologico condotto dall’ARS (Agenzia regionale di sanità) Toscana sui 16 comuni del bacino geotermico regionale, l’indagine sulla correlazione tra stato di salute degli abitanti delle zone interessate e fattori ambientali locali, con particolare riferimento alle attività geotermiche, non si ferma. Mentre sono in atto ulteriori approfondimenti negli altri territori toscani per rendere esaustivi i dati raccolti finora, per ciò che riguarda il caso specifico della zona amiatina le criticità evidenziate dallo studio riguardano principalmente l’eccesso di malattie respiratorie acute e delle vie urinarie, riscontrate qui in percentuale maggiore rispetto alla zona pisana.
I progetti partiti già da fine 2011 interessano due fronti di azione: uno di indagine sui comportamenti e gli stili di vita, con un campione di popolazione che è stato chiamato a rispondere ad un’indagine telefonica a riguardo, l’altro di approfondimenti epidemiologici.
Il dottor Roberto Turillazzi, direttore della SdS Amiata Val d’Orcia, ha presentato i progetti in atto nella zona tra 2011 e 2012, che saranno inseriti nel prossimo Piano di Salute. Si tratta di una campagna di prevenzione contro l’abuso di alcool e l’assuefazione al fumo, ed il potenziamento dell’attività diagnostica per i tumori del colon retto e dello stomaco con l’aggiunta di una seduta settimanale. Proprio per l’alta adesione dei cittadini della zona Amiata già riscontrata nell’ultima campagna di screening, i valori assoluti di certe malattie evidenziati dalla ricerca dell’ARS potrebbero essere da attribuire al più elevato livello di diagnosi precoce.
I dati finora raccolti mostrano come il quadro sanitario della popolazione residente nelle zone geotermiche sia sostanzialmente in linea con quello regionale. L’eccesso di mortalità generale riscontrato, limitato ai maschi e in diminuzione nel tempo, è da attribuire con ogni probabilità a fattori di rischio individuali (occupazione, stili di vita) piuttosto che ambientali.   Tra gli interventi consigliati dall’ARS dopo la fase che ha riguardato l’esposizione dei dati statistici, per andare ad agire su questi punti critici, figuravano il monitoraggio e l’accuratezza diagnostica, il rinforzo delle campagne di vaccinazione e di screening, interventi sugli stili di vita. È coerentemente con queste linee guida che si sta cercando di agire nelle diverse zone geotermiche toscane.