Si è svolto nel pomeriggio di venerdì 10 febbraio, presso la Sala del Popolo del Comune di Santa Fiora, l’incontro pubblico all’interno del quale l’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana ha presentato l’avvio della nuova campagna di monitoraggio e analisi sulla popolazione nei territori dell’Amiata per indagare il rapporto tra geotermia e salute.
È stata anche l’occasione anche per fare il punto sui principali risultati degli studi finora condotti dall’ARS nell’area, presentati lo scorso novembre a Firenze dall’assessore regionale all’Ambiente, Federica Fratoni: risultati che complessivamente «non hanno mostrato situazioni di particolare criticità, sia relativamente all’esposizione ai picchi di acido solfidrico, sia rispetto agli effetti dell’esposizione a arsenico e mercurio». Anche a fronte di questo quadro confortante, le indagini vanno avanti.
Con il prossimo step l’ARS «si propone di fornire, attraverso l’analisi di campioni biologici, visite mediche e questionario, una valutazione dei fattori di rischio, ambientali ed individuali». Un’analisi di dettaglio elevata per la quale, come sottolineano dall’Agenzia, la collaborazione degli amiatini sarà essenziale: «La partecipazione della popolazione costituisce –chiosano infatti dall’ARS– un elemento fondamentale per la buona riuscita dell’indagine».
