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Geotermia e occupazione, ultimatum dei Comuni

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Sindaci della Valdicecina determinati a ottenere un patto sociale con Enel. «Non è un optional, ma deve essere una priorità. Altrimenti sarà rottura totale»

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Cecina – Rosignano

Autore: Andreas Quirici

Se non è un ultimatum poco ci manca. Ma quello in atto tra i Comuni geotermici, in rappresentanza di tutta la Valdicecina, ed Enel Green Power per le ricadute occupazionali dei 150 milioni di euro che la società dà in appalto ogni anno per la manutenzione dei suoi impianti (e che solo una piccola percentuale si trasforma in commissioni per le aziende lde territorio) sta arrivando al punto cruciale. Al massimo alla fine di maggio le parti torneranno a incontrarsi, ma quello che i sindaci hanno ribadito ai vertici dell’azienda è la necessità di un patto sociale che permetta di rilanciare questa zona affamata di lavoro. «Per noi è fondamentale – dice il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni – e lo abbiamo detto chiaramente. Se il messaggio sarà recepito, bene. Altrimenti sarà rottura e ognuno andrà per la sua strada». Com e detto, questo sembra proprio un ultimatum a un colosso dell’energia che ha in programmazione tanti investimenti per centrali geotermiche in Toscana che, però, sono frenati dalla scarsa chiarezza con cui la Regione sta gestendo la materia, come ricordato dagli stessi amministratori. «Però è necessario che Enel stringa un accordo stringente con noi – riprende Martignoni – perché non può pensare di sfruttare il territorio dando in cambio le briciole». In attesa del nuovo e decisivo incontro tra le parti, dopo la riunione fatta per l’inaugurazione della centrale geotermica a biomasse di Castelnuovo Valdicecina della settimana scorsa, gli amministratori dei Comuni geotermici stanno incontrando i sindacati. Si tratta di riunioni propedeutiche alla sottoscrizione del patto sociale che includerà appalti di minore entità economica rispetto al passato, per allargare il cerchio delle aziende coinvolte. Ma gli incontri tra istituzioni e sindacati è anche l’occasione per mettere in preallarme i rappresentanti dei lavoratori, qualora non si dovesse arrivare all’accordo con Enel. «Siamo pronti a fare le barricate e chiudere le strade», aveva detto proprio Martignoni pochi mesi fa. Un concetto ribadito oggi che siamo vicini all’incontro decisivo col colosso dell’energia. «Il patto sociale per noi non è un optional – ha sottolineato il sindaco di Pomarance – Noi ci aspettiamo di ottenere quello che vogliamo. Diversamente sarà rottura su tutti i fronti».