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Geotermia e lavoro, le richieste del Coordinamento regionale FILCTEM CGIL

Decreto FER2, rinnovo concessioni, assunzioni e tenuta salariale negli appalti sono i principali temi toccati durante l’ultima riunione

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Decreto FER2, rinnovo concessioni, assunzioni e tenuta salariale negli appalti sono i principali temi toccati durante l’ultima riunione


Durante l’ultima riunione del Coordinamento regionale geotermico della FILCTEM CGIL, svoltasi nei giorni scorsi, il sindacato ha affrontato le difficoltà ad ampio raggio che frenano lo sviluppo di un comparto centrale per la Toscana sia dal punto di vista energetico sia occupazionale.

La geotermia infatti è una fonte rinnovabile che non garantisce “solo” il soddisfacimento di circa il 30% della domanda toscana di elettricità, ma anche 4mila posti di lavoro compresi circa 650 occupati diretti, offrendo dunque un appiglio centrale al mondo del lavoro all’interno di aree geografiche – quelle dove si sviluppano i Comuni geotermici – lontane dai grandi centri e altrimenti marginali.

Il Coordinamento auspica in primis che la nascita del nuovo ministero della Transizione Ecologica, che sta sorgendo sulle ceneri di quello dell’Ambiente accorpando nuove competenze in materia energetica, possa «determinare condizioni sempre più favorevoli allo sviluppo delle energie rinnovabili, inclusa quella geotermica, e che si dia contemporaneamente il via libera definitivo alla pubblicazione del nuovo decreto FER2», reinserendo gli incentivi alla produzione geotermoelettrica cancellati nel decreto FER1 dal Governo Conte I.

Il decreto FER2, che avrebbe dovuto sanare da tempo questa lacuna, non è ancora stato pubblicato.

Il Coordinamento è però risoluto nel chiedere anche di risolvere al più presto «le problematiche legate alle procedure di autorizzazione dei nuovi impianti geotermici», oltre a un maggiore impegno sul territorio da parte di Enel Green Power.

L’attuale titolare delle concessioni geotermiche deve «rinunciare a immotivati e incomprensibili alibi con cui – sostiene il Coordinamento – sta attualmente procrastinando la realizzazione dei nuovi impianti, in modo particolare della centrale PC-6 a Piancastagnaio (il cui progetto nell’estate 2019 è stato ritirato dall’iter per la Valutazione d’Impatto Ambientale, in corso dal 2017 negli uffici regionali, ndr), dove il vapore necessario al funzionamento della centrale è sostanzialmente già disponibile. Chiediamo altresì ad Enel Green Power Italy un piano di investimenti al 2024 congruo agli intendimenti aziendali, dichiarati recentemente dal nuovo Responsabile della geotermia, per il rilancio del settore, anche con l’insourcing di attività che ad oggi risultano esternalizzate».

Al proposito dal Coordinamento guardano con favore all’assunzione di personale senior ad elevata professionalità annunciato dall’azienda e per il quale «si stimano tra le 15 e le 20 assunzioni», nonostante i sindaci dei Comuni geotermici delle Province di Pisa, Grosseto e Siena abbiano recentemente espresso «profonda preoccupazione» per i criteri con i quali sono stati stilati i relativi bandi. In ogni caso, dal Coordinamento sostengono che «queste assunzioni siano solo il primo passo per risolvere la cronica carenza di personale che denunciamo da troppo tempo. È infatti necessario procedere speditamente anche all’assunzione di lavoratori junior, in numero significativo, tenuto conto che le attuali carenze di personale si aggraveranno con l’uscita di 80 lavoratori entro il 2024 per iso-pensionamento».

Ma il 2024 rappresenta soprattutto una deadline per la scadenza delle attuali concessioni minerarie, un tema sul quale proprio i sindaci geotermici stanno sollecitando da tempo un’azione incisiva.

«Chiediamo alla Regione Toscana e ad EGP un cambio di passo su questa problematica – sottolineano anche dal Coordinamento –, che veda anche il pieno e concreto coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, confederali e di categoria nella discussione di questa delicata materia».

Infine, un focus sull’indotto: «valutiamo con favore – concludono dal coordinamento – le dichiarazioni di Enel Green Power Italy di aver aumentato del 10% le ricadute sulle ditte in appalto del comprensorio geotermico nel triennio 2017-2019. Siamo però al contempo fortemente preoccupati da quanto registrato negli ultimi mesi nel rinnovo di alcuni appalti in scadenza, per i servizi di pulizia, guardiania e portierato; questi appalti sono stati rinnovati con un forte ribasso economico rispetto ai precedenti e ciò avrebbe potuto determinare un insostenibile peggioramento nei salari delle lavoratrici addette. Solo grazie all’intervento della nostra categoria e della FILCAMS CGIL è stato possibile recuperare gran parte del gap economico. È pertanto necessario che nel rinnovare questa tipologia di contratti EGP utilizzi un capitolato di gara idoneo a garantire il pieno mantenimento del salario dei lavoratori coinvolti».