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Geotermia e fotovoltaico per un nuovo modello di casa popolare

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Quando si cerca di risparmiare, molte sono le proposte che giungono dai più improbabili venditori di fumo. Questa volta, però, c’è un esempio virtuoso che non può passare inosservato.

Fonte: Epic-Energia.it

Autore: Epic-Energia.it

Alcuni anni fa, un parroco piuttosto intraprendente di nome Luciano ebbe un desiderio così forte da riuscire, non senza ostacoli, a trasformarlo in realtà. Di fronte all’esigenza sempre più impellente di immobili popolari per persone che non possono permettersi il costo di un canone d’affitto o la rata di un mutuo, il buon Don Luciano si scervellò alla ricerca di una soluzione per costruire un condominio che fosse innanzitutto di basso impatto nella gestione futura. Chi abita in condominio sa quanto siano cresciute le spese per la gestione in questi ultimi anni.

Luciano, allora, raduna un team di esperti ed incomincia a progettare una casa per le sue famiglie bisognose: 20 nuclei di persone in difficoltà, che non potevano permettersi una casa, men che meno di sostenerne successivamente i costi annuali di bollette e condominio. Così, pur affrontando maggiori spese in fase di costruzione, il parroco decide di continuare a testa bassa e realizza un condominio costituito sotto la forma giuridica di una cooperativa. Sotto di esso, un impianto di geotermia fornisce il calore per riscaldare gli appartementi; sopra di esso, un impianto fotovoltaico genera circa 130.000 kwh all’anno.. Ma grazie all’altissima efficienza di tutto l’edificio, costruito con i più moderni canoni di coibentazione, i consumi annui stimati sono inferiori ai 20.000 kwh. Ma servono molti soldi per terminare la costruzione, e così iniziano le difficoltà.

Il giusto riconoscimento per quest’opera è arrivato qualche giorno fa, quasi come un segno della Provvidenza, quando la Commissione Europea ha assegnato a Don Luciano ed al suo condominio per indigenti il premio Easyhome, vincitore al concorso sulle politiche di ecosostenibiltà denominato “Un mondo che piace a te”. Insieme al premio, sono arrivati anche i fondi per portare a termine i lavori e dare al più presto un alloggio alle venti famiglie in cerca di un tetto.

Questa storia, che sembra un piccolo miracolo all’italiana, ha un vero risvolto positivo che garantirà enormi risparmi negli anni: in questo condominio, chi vi abita non spenderà più un euro per il resto della propria permanenza. Nè il riscaldamento, nè le utenze elettriche graveranno più su famiglie già in forte difficoltà: infatti, grazie al surplus di produzione elettrica, i condomini potranno utilizzare il denaro ricavato dalla vendita dell’energia per far fronte alle altre spese ordinarie e di manutenzione del loro stabile.

I costruttori edili si sforzino, dal canto loro, di accettare la realtà: oggi, con una crisi immobiliare quasi senza precedenti, vince chi offre valore aggiunto. Chi spende per l’acquisto di una casa nel 2013, vuole fortemente un immobile ad alta efficienza energetica ed è disposto a pagarlo di più per non avere costi ripetuti nel corso degli anni. Provare per credere!