Home Cosvig Geotermia e accettabilità sociale: un nuovo webinar GEOENVI cui partecipa anche CoSviG

Geotermia e accettabilità sociale: un nuovo webinar GEOENVI cui partecipa anche CoSviG

Nell’ambito del nuovo webinar del progetto europeo, Loredana Torsello, responsabile dei Progetti Internazionali di CoSviG, parlerà del caso Toscana, dove si lavora alla definizione di un modello di sviluppo locale basato sulla valorizzazione dei benefici a scala locale della risorsa geotermica.

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Nell’ambito del nuovo webinar del progetto europeo, Loredana Torsello, responsabile dei Progetti Internazionali di CoSviG, parlerà del caso Toscana, dove si lavora alla definizione di un modello di sviluppo locale basato sulla valorizzazione dei benefici a scala locale della risorsa geotermica.


Il progetto GEOENVI nasce per analizzare quali siano le problematiche ambientali legate allo sviluppo dell’energia geotermica in Europa e, se possibile, individuare soluzioni che possano risolvere le eventuali criticità.

Il progetto, finanziato tramite il programma europeo HORIZON2020, vede tra i partecipanti anche CoSviG, portatore di quelle che sono le esperienze nei territori geotermici della Toscana, dove ha visto la luce, nella prima metà del XIX secolo, il primo utilizzo industriale di questa energia rinnovabile e dove, utilizzando il vapore, è stata prodotta per la prima volta elettricità nel 1904.

Una tradizione che è diventata volano di sviluppo e che ancora prosegue” dice Loredana Torsello, Responsabile dei Progetti Internazionali per CoSviG, il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche “La Toscana continua ad essere punto di riferimento per la geotermia e le tecnologie ad essa collegata, ma non c’è solo questo”.

La geotermia in Toscana, infatti, non è solo produzione elettrica, nonostante che, da sola, soddisfi circa il 30% del fabbisogno elettrico regionale, ma anche Usi Diretti del calore.

Da molto tempo ormai in Toscana l’uso del calore naturale del sottosuolo è diventato una opportunità per la creazione di attività imprenditoriali (una importante filiera agricola e gastronomica oltre a a 30 ettari di serre), per il turismo (oltre 60mila presenze turistiche l’anno), e per i teleriscaldamenti con oltre 10mila utenti che possono accedere a un sistema che consente non solo di essere maggiormente sostenibili nei confronti dell’ambiente, ma anche di operare un notevole risparmio in termini economici”.

E proprio su quelle che sono le good practices italiane la dott.ssa Torsello relazionerà nel corso del webinar “Targeting acceptability and co-ownership for deep geothermal projects”.

Portiamo in Europa una esperienza che è frutto di sinergie tra imprenditoria, territori ed istituzioni, in cui la legislazione diviene uno strumento dinamico attraverso il quale realizzare e costruire insieme” dice Torsello.

In particolare, l’Accordo Generale sulla Geotermia, che (attraverso il protocollo d’intesa del 2007 e gli accordi attuativi DGR 607/08 e DGR291/09) assegna nuove risorse ai territori. Proprio dall’Accordo Generale si è avviato un percorso di sviluppo locale che sancisse i criteri base della condivisione dei benefici che possono derivare dalla coltivazione geotermica per un territorio. Non solo grandi quantità di energia elettrica da fonte rinnovabile che aiutano l’intero sistema energetico nazionale a raggiungere gli obiettivi di riduzione dei consumi di combustibili fossili, ma anche risorse economiche per finanziare gli investimenti pubblici o per ampliare i servizi locali, per erogare incentivi ai cittadini e alle imprese, realizzare infrastrutture logistiche e digitali, adottare tecnologie sempre più efficaci per l’abbattimento delle emissioni e così via, L’obiettivo ambizioso è quello di supportare un modello che consenta di rendere accessibili i benefici di questa risorsa a diversi livelli e per tutti gli stakeholder coinvolti”.

La stessa Legge Regionale della Toscana 7/2019, rafforzando l’obiettivo già delineato dieci anni prima nell’Accordo, inserisce, fra i criteri vincolanti per l’autorizzazione degli impianti geotermici, meccanismi di simbiosi con altri soggetti (sia privati cittadini, che amministrazioni pubbliche o imprese) che garantiscano a condizioni vantaggiose la cessione di calore e materiali (CO2 per esempio) da fluidi geotermici non più idonei per la produzione elettrica. Da qui possono nascere nuovi teleriscaldamenti, ma anche esperienze di impresa in filiere produttive diverse (agroalimentare, datacenter, ricettività turistica, ecc.). Ciò costituisce un importante elemento di attrattività per i territori, sia per i cittadini che per gli investitori, che può contrastare gli storici fenomeni di de-popolamento da tempo presenti”.

Il webinar – che si svolgerà in lingua inglese la mattina del 16 marzo dalle 10 alle 12 e a cui si potrà partecipare registrandosi QUI – prevede la partecipazione di altri esperti, che saranno impegnati proprio nella discussione di quelli che sono i vari aspetti della accettabilità sociale.

Per maggiori dettagli e per la registrazione si rimanda alla pagina ufficiale del webinar.

Qui sotto riportiamo il programma dell’evento:

PROGRAMMA

Benvenuto – Philippe Dumas, Segretario Generale EGEC e Coordinatore del Progetto GEOENVI

Sessione 1: GEOENVI Raccomandazioni e reazioni

  • Moderatore: Pieter Valkering, VITO
  • Le raccomandazioni GEOENVI:
  • Introduzione alle raccomandazioni GEOENVI – Pieter Valkering, VITO
  • Partecipazione pubblica, punto di vista francese – Fanny Branchu, BRGM
  • Benefici locali e buone pratiche in Italia – Loredana Torsello, COSVIG
  • Discussione con gli esperti:
  • Ben Laenen, VITO, Belgio
  • Agnes Allansdottir, Università di Siena, Italia
  • Julie Purdue, AMORCE, Francia
  • Tamás Megyes, Szeged District Heating, Ungheria
  • Hólmfríður Sigurðardóttir, OR, Islanda
  • Mehmet Kaygusuz, Sanko Holding, Turchia

Sessione 2: Prospettive complementari sulla partecipazione pubblica e il crowfunding

  • Moderatore: Fanny Branchu, BRGM
  • Presentazione delle prospettive complementari:
  • Coinvolgimento pubblico nell’energia geotermica: dalla accettabilità sociale ai progetti locali incorporati – Olivier Ejderyan, EPFL, Switzerland
  • Crowfunding e coinvolgimento pubblico. Jan Hildebrand, IZES and Georgie Friederichs, CrowdfundingHub from the CROWDTHERMAL project
  • Domande dagli intervenuti
  • Conclusioni degli esperti