L’energia geotermica, da sola, potrebbe soddisfare l’intera domanda di elettricità degli Stati Uniti. Secondo nuove stime, sfruttando tutte le risorse, si potrebbero installare oltre 3 milioni di MW: il triplo di tutta la potenza elettrica attualmente installata negli USA e quasi 10 volte quella di tutte le centrali a carbone americane. E, quello che conta di più, per raggiungere questo traguardo basterebbero le tecnologie attualmente disponibili, e le risorse geotermiche situate a profondità inferiori a 6,5 chilometri. I nuovi dati sono il frutto di una lunga ricerca condotta dal Geothermal Laboratory della Southern Methodist University di Dallas (Texas) e finanziata da Google.org, che li ha resi disponibili (per 43 dei 50 Stati USA) in forma di mappe su Google Earth. Per ogni Stato è così possibile a chiunque, con un semplice clic, esplorare le risorse geotermiche, con le rispettive temperature a seconda della profondità. Lo studio ha portato ad una forte rivalutazione della stima delle risorse geotermiche rispetto agli studi precedenti. Secondo gli autori il motivo è dovuto al fatto che la nuova ricerca ha preso in considerazione un numero maggiore di siti: circa 35.000, quasi il doppio rispetto al passato. Inoltre negli ultimi anni sono state sviluppate nuove tecniche geotermiche, in grado di sfruttare a scopi commerciali fluidi geotermici a temperature sensibilmente più basse (anche solo 100 °C) di quanto si potesse fare in passato. In questo modo si ampliano notevolmente le aree idonee allo sfruttamento dell’energia geotermica, comprendendo non più solo alcuni Stati occidentali (come il Nevada, dove sono in servizio anche impianti di Enel Green Power), ma anche estesissime aree degli Stati centrali e orientali.