L’opera richiederà tra anni di lavori per costruirla per un investimento del gruppo di 110 milioni di euro con l’obiettivo di realizzare un impianto che avrà una potenza da 20 megawatt e una capacità produttiva di circa 150 milioni di chilowattora annui. Cento le persone che saranno coinvolte nella costruzione della centrale di Monterotondo. Due o tre anni di lavori che impiegheranno numerose aziende della Toscana. Ma sul fronte occupazionale, il nuovo impianto di Enel Green Power occuperà, a regime, quaranta lavoratori. Opportunità, quindi, per laureati provenienti da tutta Italia e diplomati residenti nei Comuni geotermici toscani. In particolare, il bacino d’utenza da cui la società dell’energia elettrica attingerà riguarda Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Castelnuovo Valdicecina, Chiusdino, Montecatini Valdicecina, Monterotondo Marittimo, Monteverdi Marittimo, Montieri, Piancastagnaio, Pomarance, Radicofani, Radicondoli, Roccalbegna, San Casciano dei Bagni, Santa Fiora e Massa Marittima. Esiste già una graduatoria di giovani selezionati, ma resta comunque aperta la possibilità per avanzare la propria candidatura e sperare di ottenere un posto di lavoro in una delle principali aziende italiane. Anche se non nell’immediato, quella di Monterotondo è un’altra opportunità per la Valdicecina di trovare sbocchi occupazionali. La dimostrazione che la geotermia resta una delle risorse economiche di questo territorio e che servirebbe dare corpo alle parole spese dal presidente della Regione, Enrico Rossi, quando annunciò l’intenzione di firmare l’accordo con Enel per la regolamentazione e lo sviluppo della geotermia. Un piano che, nelle intenzioni, vorrebbe rendere questa parte di Toscana l’eccellenza nel mondo per questa particolare fonte rinnovabile. Ma che ancora non è stato messo nero su bianco.