Nonostante le rassicurazioni arrivate quest’estate sul re-inserimento degli incentivi a sostegno della produzione di elettricità da una fonte rinnovabile come la geotermia – arrivate dal ministero dello Sviluppo economico (Mise) dopo un’intensa mobilitazione messa in campo dai cittadini e dalle istituzioni dei territori geotermici –, l’obiettivo di fatto non è ancora stato raggiunto mettendo nuovamente in allarme l’intera filiera industriale in primis in Toscana, dove la geotermia è riuscita nell’ultimo anno a coprire il 29,2% del fabbisogno elettrico regionale nel pieno rispetto dei vincoli ambientali (come mostra l’ultimo report di Arpat).
Per questo prima 15 aziende dell’area amiatina, seguite da altre 22 dell’area geotermica tradizionale – dove lo sviluppo industriale della geotermia è nato per la prima volta al mondo oltre due secoli fa – sono tornate ad appellarsi pubblicamente al mondo politico affinché il promesso tavolo di confronto col Mise venga riaperto al più presto…continua