Luca Rossini torna in Toscana dopo prestigiose esperienze all’estero, mentre Luigi Parisi passa al ruolo di responsabile dell’unità Global Operation & Maintenance Geo di EGP
Dopo aver maturato un’ampia esperienza internazionale in fatto di rinnovabili, Luca Rossini torna a casa: è lui il nuovo responsabile Operations & Maintenance Geotermia di Enel Green Power, come ufficializzato dalla società.
È stato chiamato a sostituire Luigi Parisi, insediatosi nel ruolo nell’ottobre 2018 e adesso individuato come responsabile dell’unità Global Operation & Maintenance Geo di EGP.
Classe 1960, laureato in Ingegneria meccanica presso l’Università di Pisa, città in cui tuttora risiede, Rossini ha legami profondi con la Toscana e la sua geotermia.
Assunto in Enel nel 1989 nella struttura di ingegneria impiantistica geotermica – di cui negli anni è diventato project manager per i nuovi impianti nelle province di Pisa, Siena e Grosseto -, ha ricoperto successivamente il ruolo di responsabile delle Officine di Larderello per poi iniziare a maturare esperienza all’estero nel 2006.
Ha vissuto per circa tre anni in Costa Rica – dove la geotermia conosce da anni una robusta crescita nel settore geotermico, grazie al know how italiano – e ricoperto il ruolo di responsabile di costruzioni impianti geotermici dell’America Latina, seguendo in particolar modo la realizzazione del progetto di Cerro Pabellon, sulle Ande in Cile, un innovativo impianto geotermico da 40 MW costruito a 4.500 metri sul livello delle mare inaugurato nel 2017 e in fase di ulteriore ampliamento grazie a un investimento da 100 milioni di dollari.
Rientrato in Italia, Rossini ha ricoperto dapprima il ruolo di capo costruzioni globali di EGP, per poi rivestire il ruolo di capo del project management globale e – dal 2019 – capo area execution North America, Centro America, Africa, Asia e Oceania della stessa società.
«In questi 11 anni – commentano da Enel Green Power – Rossini ha contribuito al consolidamento della presenza di EGP nel mondo e alla diffusione delle energie rinnovabili a livello globale, curando la costruzione di impianti in 18 nazioni per un totale di 17 GW di capacità installata (ripartita fra idroelettrico, eolico, solare) e contribuendo alla transizione energetica in chiave di sviluppo sostenibile.
Luca Rossini torna dunque in Toscana dopo aver maturato importanti e prestigiose esperienze in Italia e all’estero nel campo della geotermia e delle rinnovabili, pronto a proseguire nello sviluppo della geotermia sul territorio regionale nel solco di una politica aziendale focalizzata sui criteri di innovazione, eccellenza tecnologica e sostenibilità ambientale».
Una fase particolarmente delicata per il comparto: mentre la geotermia conosce una fase di grande espansione a livello internazionale, nel Paese e nella regione dove le tecnologie geotermiche sono nate per la prima volta al mondo oltre due secoli fa – ovvero in Toscana –, il settore soffre una fase di profonda incertezza legata all’assenza di incentivazione a livello nazionale per la produzione di energia elettrica (attesa con il decreto FER2) e in vista della scadenza delle concessioni ad Enel per la coltivazione geotermica in Toscana, prevista per il 2024.
L’auspicio è che l’arrivo di Rossini possa condurre a rinnovate ambizioni nella coltivazione della geotermia italiana da parte di Enel, in Toscana e fuori.