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Geotermia, Castelfiorentino: Acqua calda, al via le ricerche

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La società Kyotherm inizia con i saggi nel sottosuolo per il progetto di teleriscaldamento

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Pontedera – Empoli

Autore: G.B.

Cominciano ufficialmente i primi passi delle ricerche della Kyotherm per cercare l’acqua calda del sottosuolo per dar vita al progetto di teleriscaldamento a Castelfiorentino. Sul bollettino ufficiale della Regione Toscana del 18 gennaio compare infatti la richiesta di procedere "alla ricerca di risorse geotermiche" denominato semplicemente Castelfiorentino. Ecco, questo sarà il nome che accompagnerà questo percorso che adesso la Regione valuterà. La multinazionale Kyotherm si appoggerà così ad una realtà, creata appositamente per questo scopo, che ha sede legale a Milano e prende il nome di ‘Fonti Rinnovabili Castelfiorentino’. Il permesso di ricerca consiste nell’andare a realizzare con piccole sonde un foro nel sottosuolo alla ricerca di questa risorsa che potrebbe comportare un taglio sulle bollette della pubblica amministrazione, cittadini ed imprese. Si tratta così di accertare e toccare con mano se vi sono le basi per poter procedere speditamente a questo ambizioso progetto che sarebbe il primo per la Toscana. L’area del permesso di ricerca interessa quasi 30 chilometri quadrati, toccando non solo Castelfiorentino ma anche una porzione che ricade nel comune di Gambassi Terme. Il giacimento geotermico è ubicato a 1700 metri di profondità dove dovrebbe trovarsi l’acqua con una temperatura stimata di 70 gradi centigradi. Se i dati di ricerca fossero confermati lo step successivo sarebbe quello di presentare il progetto dell’impianto che a sua volta necessiterà di ulteriori verifiche. Il promotore è il gruppo francese Kyotherm, specializzato in energie rinnovabili, e già realizzatore di impianti anche più grandi, come ad esempio quello che serve Disneyland, vicino Parigi coadiuvato nell’occasione da alcuni professionisti italiani, anche locali, già impegnati nella realizzazione di impianti in Francia, a Milano, Bergamo e Aosta. Un investimento da decine di milioni di euro, che non trova precedenti in tutta la storia di Castelfiorentino. E su questo aspetto il sindaco Alessio Falorni è stato chiaro sin dall’inizio: «Mi auguro che, se ci saranno le condizioni, di non perdere questa opportunità». La richiesta di ricerca però ha già messo in moto ed allarmato chi nutre dubbi su questo progetto.