I fondi saranno utilizzati dalla Polaris Energia Nicaragua SA per la costruzione di una centrale da 72 MW a San Jacinto, nel nord-ovest del Paese, per un costo complessivo stimato in 370 milioni di dollari. A regime, l’impianto coprirà quasi il 20% dell’attuale fabbisogno di energia elettrica del Nicaragua: contribuirà in misura significativa all’obiettivo del governo di ridurre la dipendenza del Paese dalle importazioni di fonti fossili, che oggi forniscono il 70% dell’elettricità. Inoltre, il nuovo impianto consentirà di accelerare il programma di elettrificazione del Nicaragua. Attualmente, infatti, solo il 66% della popolazione ha accesso all’energia elettrica e l’intenzione del governo, esplicitata nei giorni scorsi dal Ministero dell’Energia e delle Miniere, è di arrivare a una copertura dell’85% entro il 2014. "Il successo di questo progetto – ha dichiarato Bernie Sheahan, direttore del Dipartimento per le Infrastrutture IFC per l’America Latina – è estremamente importante per l’intera America Centrale: tutta la regione potrebbe aumentare sensibilmente la produzione di energie rinnovabili proprio sviluppando le risorse geotermiche, che sono le meno costose rispetto alle alternative esistenti".