LA GEOTERMIA torna di grande attualità nel territorio comunale di Abbadia San Salvatore, Castiglione d’Orcia e Radicofani.
Infatti la società Sorgenia, concorrente dell’Enel, ha chiesto alla Regione i permessi per avviare le ricerche e gli eventuali sfruttamenti di giacimenti geotermici. Manco a dirlo, l’obiettivo è quello di realizzare, nei territori comunali non occupati da strutture Enel, nuove centrali geotermiche. In particolare è interessato il territorio di Abbadia, ricco di risorse endogene fino ad ora solo sfiorato dall’attività geotermica. Quindi una zona potenzialmente ricca che Sorgenia vuole esplorare in virtù delle leggi che lo consentono. Di contro, giova ricordare che il Comune di Abbadia San Salvatore, l’unico a non aver sottoscritto il protocollo d’intesa con la Regione per la geotermia, si oppone a questa attività. La richiesta è giunta sul tavolo del sindaco di Abbadia San Salvatore come un fulmine a ciel sereno. Il primo cittadino sperava di aver chiuso il capitolo geotermia con il sofferto (e anche…caro) no alla geotermia. Non è così. Si trova a doverlo nuovamente affrontare con grande determinazione e…pochi mezzi. Sì, perché sia la Regione che il Governo hanno approvato delle leggi che incentivano la ricerca e lo sviluppo di questa energia alternativa.
«Un bel problema che affrontiamo – dice il sindaco Lorenzo Avanzati – con la stessa determinazione che abbiamo avuto fino ad ora. Stiamo predisponendo la risposta negativa alla richiesta di ricerca che ci è stata avanzata».
Il sindaco non lo dice ma par davvero difficile che il suo Comune possa fermare una società che si muove sulla base di recenti leggi (ricordiamo che sono regionali e nazionali) varate in materia. Diverso, invece, il discorso del dopo ricerche, delle eventuali centrali. Nel piano strutturale del comune di Abbadia San Salvatore, approvato di recente, non sono previste aree dove realizzare centrali geotermiche. Un ostacolo per i progetti, segretati, di Sorgenia. Lo stesso problema lo dovranno affrontare i comuni di Castiglione d’Orcia e Radicofani, anche loro interessati dalla richiesta avanzata alla Regione dalla società energetica. Un fatto, questo, che riproporrà con grande forza il problema dell’attività geotermica sull’Amiata contro la quale si sono costituiti diversi comitati che si battono affinché non vengano realizzate nuove centrali.
