Soddisfatto il sindaco Vagaggini: «Ci prepariamo a scaldare i nostri bimbi per il prossimo inverno»
Nonostante la crisi in corso legata alla pandemia da Covid-19, nel Comune di Piancastagnaio stanno proseguendo di buona lena i lavori per la realizzazione del primo lotto del teleriscaldamento geotermico.
Come informano dall’Amministrazione comunale, dopo la fase di scavo si sta concludendo la posa delle tubazioni nell’area parcheggio dietro le scuole elementari e la scuola materna, mentre continua la didattica a distanza.
«Questo mi rende davvero felice – commenta il sindaco Luigi Vagaggini – Ci prepariamo a scaldare i nostri bimbi per il prossimo inverno».
Come noto, nel Comune di Piancastagnaio sono già attive delle reti di teleriscaldamento alimentate dal calore della geotermia.
Nel 2017 è stato inaugurato quello attivo nell’area artigianale de “La Rota”, permettendo fin dall’inizio di riscaldare in modo efficiente tramite una fonte rinnovabile 43mila metri cubi di ambienti, mentre nel novembre del 2019 è arrivato il taglio del nastro per la rete di teleriscaldamento volta a climatizzare il centro abitato di Casa del Corto.
Secondo le stime fornite per l’occasione da Enel Green Power, questa rete di teleriscaldamento permette ai cittadini di risparmiare – rispetto alle fonti tradizionalmente usate – fino al 50% dei costi relativi al riscaldamento e alla produzione dell’acqua calda, evitando al contempo ogni anno l’emissione di 2.600 tonnellate di CO2 e importazioni per circa 1.000 Tonnellate Equivalenti di Petrolio (TEP).
I lavori in corso riguardano invece la rete di teleriscaldamento dedicata al centro abitato di Piancastagnaio, partiti nella primavera dell’anno scorso per un primo lotto.
Si tratta di un’opera di grande rilevanza per il territorio per la quale si prevede un investimento totale di 8 milioni di euro, che consentirà ai cittadini di godere direttamente dei benefici che la coltivazione della geotermia apporta al contesto locale.
«Benefici – come ebbe modo di sottolineare allora il sindaco Vagaggini – che non saranno solo legati ai risparmi sul riscaldamento e corrente elettrica ma anche al mercato immobiliare, che vedrà un incremento sul valore delle case».
Senza dimenticare i vantaggi ambientali, con emissioni nettamente minori sia in termini di emissioni inquinanti – i dati ARPAT mostrano che in Toscana il 70% del PM10 primario è prodotto proprio dal riscaldamento domestico – sia di emissioni climalteranti.