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G7 Culture a Firenze: dialogo interculturale per lo sviluppo sostenibile

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Cnr: E-Rihs infrastruttura di ricerca all’avanguardia per il patrimonio culturale, naturale e archeologico. CoSviG: il territorio geotermico eccellenza per promuovere la sostenibilità

Fonte: Greenreport

Autore: Greenreport

E’ in corso a Firenze il  primo G7 dei ministri della cultura che ha per tema “Cultura come strumento di dialogo fra i popoli” e il ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo sottolinea che «La promozione del dialogo interculturale e la creazione di una coscienza condivisa rappresentano uno strumento essenziale al servizio della collaborazione, dell’integrazione, della solidarietà, della crescita e dello sviluppo sostenibile. Promuovendo il primo G7 dei Ministri della Cultura e dei rappresentanti delle grandi organizzazioni mondiali, l’Italia conferma la volontà di esercitare il ruolo di leadership culturale: l’obiettivo è definire un documento comune sul tema della cultura come strumento di dialogo. La comunità internazionale potrà così ribadire il proprio impegno nel recuperare e preservare il patrimonio dell’umanità danneggiato dalle calamità naturali, colpito durante i conflitti e attaccato dal terrorismo e nel contrastare il traffico illecito dei beni culturali. Tra gli obiettivi del vertice anche un’intesa sulla necessità di prevedere una componente culturale nelle missioni di pace promosse dalle Nazioni Unite e di rendere permanente il vertice dei ministri della cultura nei prossimi G7».
Il ministro per i beni culturali Dario Franceschini, ha sottolineato che  «E’ la prima volta che un G7 viene preceduto da un G7 della cultura ed è significativo che sia l’Italia ad ospitarlo: i temi che saranno toccati sono di straordinaria attualità. Primo tra essi la tutela dei beni culturali e dei luoghi di cultura, colpiti dal terrorismo e dalle calamità naturali, ma anche la cultura come elemento di dialogo. Il vertice si concluderà con un documento, ora in preparazione, che avrà un ruolo importante anche per il futuro. Auspico che da ora in poi ogni G7 sia preceduto da un G7 cultura per verificare l’operatività di quanto sarò deciso a Firenze».
Intervenendo ad una iniziativa del G7 Culture in Palazzo Medici Riccardi, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha detto che «Di fronte alla grave crisi europea, la cultura è la chiave di svolta di una ripartenza. Troppo spesso abbiamo parlato di Pil e poco di cultura, mentre la Ue è nata su un grande progetto culturale. Dobbiamo smetterla di considerare la cultura una bella cornice.  La cultura è il cuore, il motore di ogni progresso».
Firenze ha ospitato anche il workshop internazionale “Towards a European Research Infrastructure for Heritage Science”, evento collaterale al G7 Culture e di avvio della fase preparatoria European research infrastructure for heritage science preparatory phase (E-Rihs Pp), un consorzio di 15 Stati membri Ue più Israele il cui capofila è il Consiglio nazionale delle ricerche. E proprio il presidente te del Cnr, Massimo Inguscio, spiega che «Lo scopo di E-Rihs è costituire un’unica infrastruttura di ricerca all’avanguardia a livello mondiale in materia di patrimonio culturale, naturale e archeologico, con laboratori e centri distribuiti in tutta Europa che offrano accesso a strumentazioni di alto livello scientifico, metodologie innovative e banche dati. La città di Firenze – con il patrocinio del Comune e della Regione Toscana – è la candidata europea a ospitare l’hub di questa infrastruttura di ricerca globale a guida italiana che aggregherà eccellenze della scienza e del patrimonio culturale in Italia e in Europa».
Secondo un approccio integrato alla scienza del patrimonio (Heritage science) E-Rihs unisce competenze come metodologie fisiche applicate ai beni culturali, nuovi materiali per la conservazione e il restauro, archeologia digitale, e studiosi e professionisti quali archeologi, storici dell’arte, paleo-antropologi e paleontologi, restauratori, scienziati della conservazione, aggregando così scienze dure e umanistiche in un’ottica transdisciplinare, per affrontare i temi al patrimonio culturale, naturale e archeologico. Al Nr sottolineano che «E-Rihas sarà organizzata in quattro piattaforme: Molab per gli strumenti mobili per analisi non-invasive sul patrimonio da realizzare in-situ; Fixlab costituito da grandi infrastrutture quali sincrotroni, sorgenti di neutroni, acceleratori per datazioni e caratterizzazione dei materiali d’interesse; Archlab che comprende archivi fisici in gran parte inediti, contenuti in musei, gallerie e istituti di ricerca europei; Digilab per l’accesso diretto a banche dati e biblioteche digitali.»
Alle iniziative del G7 Culture partecipa anche il CoSviG, il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche,  invitato al Forum Icomos –  Consiglio internazionale dei monumenti e dei siti, l’ONG che, insieme a Centro Internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali  e Iucn,  riunisce a Firenze 130 tra esperti, sindaci, amministrazioni, associazioni di tutela e società civile per l’implementazione dell’Obiettivo delle Nazioni Unite del 2030 sulle Città Sostenibili e le Comunità locali.
I rappresentanti di CoSviG evidenzieranno che Il territorio geotermico è riconosciuto, non solo dalla Regione Toscana. come «un‘eccellenza per promuovere la sostenibilità» e l’architetto Maurizio Ori, consulente CoSviG, illustrerà il «Progetto Radicondoli, come modello per le aree Metallifere»
Il Forum Icomos  ha il  compito di aumentare la consapevolezza e partecipazione attraverso 8 tavoli tecnici. «L’obiettivo – spiega ancora il CoSviG – è quello di allargare le conoscenze e gli scambi, conoscersi, formalizzare impegni e azioni programmatiche, identificare casi studio sulle migliori pratiche. Da ogni tavolo dovranno risultare un riassunto dei contenuti della discussione che dovrà essere di carattere propositivo e operativo da raccogliere nel documento finale, definito «Carta della Partecipazione di Firenze», in seguito pubblicata sul sito Unesco. La discussione non dovrà affrontare disquisizioni teoriche ma puntare alla realizzazione degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile e vertere per ciascuno degli argomenti sulle linee guida del Forum».
Saranno presenti le più importanti organizzazioni e associazioni di tutela italiane tra cui Wwf, Slow Food, Legambiente, Lipu, Italia Nostra, Università scienze gastronomiche di Pollenzo e Società italiana di nutrizione umana. Sarà varata una carta della partecipazione e firmati accordi tra gli organismi allo scopo di coordinare azioni di tutela. La diffusione dei risultati ottenuti, sarà articolata  in particolare in previsione della prima revisione tematica delle Nazioni Unite degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDGs-Sustainable Development Goals) dell’11 luglio 2018.