Il nuovo organo, presieduto da Philippe Vesseron, presidente onorario della BRGM, avrà il compito di promuovere lo sviluppo di questa importante fonte rinnovabile, su cui il paese in questi anni sta puntando molto. Il comitato in questione, fortemente voluto dal ministro per l’ambiente Jean-Louis Borloo, sarà composto da 35 esperti che avrebbero già incominciato a lavorare su tre linee guida: la semplificazione della burocrazia e della normativa riguardo gli impianti, la formazione del personale e l’informazione al pubblico.
Tanti i progetti recentemente già portati a termine nel paese negli ultimi 40 anni – specie attorno alla capitale – eppure gli obiettivi francesi legati allo sviluppo della Geotermia nel medio periodo sembrano essere ancora più ambiziosi: entro il 2020 la produzione di energia geotermica verrà sestuplicata, incrementando lo sfruttamento del sottosuolo in tutto il paese, in particolar modo nelle regioni centrali. Ingenti anche gli investimenti per la creazione di questa rete di centrali geotermiche di ultima generazione, che si aggirerebbero intorno ai 20 miliardi di euro. Si conta addirittura che questo piano potrebbe permettere al paese il superamento degli obiettivi del programma 20/20/20, con un utilizzo di energia da fonti rinnovabili entro il 2020 che potrebbe superare tranquillamente il 23% del totale.