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Francia, obbligo per i nuovi edifici: tetto verde o fotovoltaico

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Una nuova proposta di legge approvata dal governo di Parigi prevede che tutte le coperture edilizie dei nuovi edifici commerciali siano parzialmente rivestite con impianti fotovoltaici o piante

Fonte: rinnovabili.it

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La sostenibilità sbarca sui tetti francesi. Una nuova proposta di legge approvata dal governo di Parigi prevede che tutte le coperture edilizie dei nuovi edifici commerciali siano parzialmente rivestite con impianti fotovoltaici o piante. Da oggi in poi dunque la scelta per i francesi sarà se istallare un tetto verde o un tetto solare, doppia alternativa pensata per ridurre i consumi energetici. Nonostante siano più impiegati e conosciuti i benefici degli impianti fotovoltaici residenziali, anche le coperture vegetali si stanno facendo progressivamente strada. Diffusi soprattutto in Germania, Australia e nella città di Toronto (Canada) che ha adottato una normativa dedicata per la loro diffusione, i  tetti verdi contribuiscono a ridurre la quantità di energia necessaria per riscaldare un edificio in inverno, assicurando il fresco d’estate. Inoltre conservano l’acqua piovana, contribuendo così a ridurre i problemi legati al deflusso, favorendo la biodiversità e dando agli uccelli un posto per nidificare nella giungla urbana.

La legge approvata dal parlamento francese è nella sua forma definitiva  meno stringente rispetto alle richieste avanzate nei mesi passati dagli ambientalisti che verrebbero preferito l’obbligo di tetti vegetali su tutti i nuovi edifici. Il regolamento è stato inoltre reso meno oneroso per le imprese imponendo il vincolo solo ad una parte del tetto e dando loro la possibilità di scegliere se istallare moduli fotovoltaici al posto delle piante.

E sempre sul fronte dell’econormativa francese, l’impegno del Governo a continua con il disegno di legge per la riconquista della biodiversità, della natura e del paesaggio. La Francia è infatti in procinto di sviluppare il quadro normativo più avanzato al mondo nella tutela e valorizzazione delle risorse genetiche dalla natura.

Attesa da oltre dieci anni, la nuova legge stabilisce la complementarità dei siti classificati e siti designati per la protezione dei paesaggi estendendo e consolidando la normativa del 1993 sulla tutela e valorizzazione del paesaggio voluta da Ségolène Royal.