Anche nel 2015 c’è stato un calo della domanda nel mercato del fotovoltaico tedesco. Secondo l’Agenzia federale per la rete, nell’anno da poco concluso si sono installati 1.456 MW di nuova potenza , che secondo i calcoli di PV Magazinediventano 1.370 una volta depurata la cifra da impianti che in realtà non sono stati realmente installati e/o commessi nel 2015.
Al di sotto del target nazionale
E’ dunque chiaro ormai che la Germania è scesa al di sotto di 1,5 GW di installato annuo, cioè una potenza molto inferiore rispetto al corridoio previsto da Berlino, che per l’anno scorso si prefiggeva di installare tra 2,4 e 2,6 GW.
Non ci sarà dunque nessun calo degli incentivi che, come sappiamo, in Germania vengono ridotti quando l’installato supera una determinata cifra. Si manterranno così le tariffe entrate in vigore a settembre 2015.
Il sorpasso della Cina
La Germania dovrebbe avere al momento poco più di 40 GW di potenza da FV installata. Non è però più il Paese con più fotovoltaico al mondo. Infatti, installando circa 15 GW nel solo 2015 la Cina le ha rubato il primato, arrivando a circa 43 GW.
Seppur lontana dai numeri del passato e con installazioni inferiori alle aspettative, la Germania, dove il fotovoltaico è ancora incentivato, mantiene un mercato di dimensioni rilevanti. Molto più drastico è stato il calo delle installazioni in Italia, avvenuto, nel 2014, dopo la fine degli incentivi e che è continuato anche nel 2016.
La situazione in Italia
Nel nostro Paese tra gennaio e novembre 2015 si sono installati 270 MW, possiamo quindi stimare per l’intero anno una potenza installata non superiore ai 300 MW, un calo significativo anche rispetto ai 385 MW del 2014.
Su dati dei primi mesi di quell’anno, va detto, hanno pesato però anche strascichi del Conto Energia. Se confrontiamo il periodo giugno-novembre 2015 con lo stesso periodo del 2014 vediamo che quest’anno, in quei mesi, si sono installati quasi 165 MW, contro i 135 MW di giugno-novembre 2014. In questo lasso di tempo quindi c’è stata una crescita del 22%,
Insomma, l’Italia ha un mercato fortemente ridimensionato, ma ci si può vedere qualche segno di ripresa (vedi anche Speciale QualEnergia.it: Come operare nei mercati del fotovoltaico in Italia nel 2016). Molto per il FV nel Belpaese dipenderà dal quadro regolatorio sempre turbolento e affollato di minacce alla diffusione di solare e rinnovabili in autoconsumo.
La previsione di Ernst&Young
Se i rischi normativi non si concretizzeranno si potranno avverare per l’Italia previsioni come quella di EY per il periodo 2015-2020, secondo la quale il volume del mercato delle nuove installazioni in 5 anni dovrebbe più che quadruplicare arrivando a oltre 1,6 GW all’anno nel 2020.
La parabola discendente italiana, dovuta principalmente al venir meno degli incentivi, secondo EY, è infatti destinata a una netta inversione di tendenza nei prossimi anni. Nel 2020, sostiene EY, il valore aggiunto annuo sarà di 1.060 milioni di euro, gli occupati saranno 26.903 e la nuova capacità annuale installata 1.650 MW, che porteranno il totale cumulativo a 25.613 MW.