Gli enti locali possono contare su finanziamenti chirografari per l’installazione di impianti fotovoltaici a servizio degli impianti sportivi. Beneficiari del finanziamento possono essere anche le imprese private che effettuano l’intervento sopra l’impianto sportivo se hanno in gestione le strutture.
Diventano pertanto possibili operazioni di «piccolo project» in cui l’ente che ha vincoli per il patto di stabilità e deve togliere l’eternit dal tetto di un edificio pubblico lascia quest’ultimo a disposizione della società che lo gestisce.
La stessa si impegna a smaltire l’amianto senza costi per il comune e rifà il tetto con la copertura idonea per il fotovoltaico, godendo poi dei proventi del conto energia.
L’operazione può essere finanziata da parte dell’Istituto di credito sportivo senza ipoteca, che sarebbe problematico gestire considerando che l’immobile è del comune e il debito del privato. Da ottobre scorso gli spread possono andare dal 2,65 al 2,90.
L’operazione, può essere fatta senza ipoteche e può essere assistita solo da cessione del credito del Gestore dei servizi elettrici spa a valere sull’assegnazione delle tariffe. In questo caso, a garanzia del finanziamento è richiesta la cessione irrevocabile pro solvendo dell’intero credito derivante dalla concessione calcolato sulle tariffe incentivanti e dai proventi della vendita di energia elettrica a terzi, debitamente notificati e accettati dal Gse, versati su conto corrente appositamente dedicato, aperto dall’istituto finanziatore presso un primario Istituto di credito e vincolato a garanzia della restituzione del finanziamento.
Solo per i mutui superiori a 350 mila euro, ad integrazione della cessione del credito Gse, a giudizio dell’Istituto e in relazione alle valutazioni di merito creditizio, possono essere richieste ulteriori garanzie in relazione all’ammontare e alle caratteristiche del finanziamento.
Le garanzie possono essere richieste anche in caso di preammortamento del mutuo. Il rimborso del mutuo avviene con il pagamento periodico di rate, comprensive di quota capitale e quota interessi, secondo un piano di ammortamento a tasso fisso o a tasso variabile. Nel caso di mutuo a tasso fisso rimangono fissi per tutta la durata dell’ammortamento del mutuo sia il tasso di interesse sia l’importo delle singole rate. Nel mutuo a tasso variabile il tasso iniziale viene rilevato due giorni lavorativi precedenti alla stipula del contratto di mutuo; il tasso di interesse varia, con cadenze prestabilite, secondo l’andamento dello specifico parametro adottato nel contratto. Nel periodo di preammortamento, il tasso è comunque variabile semestralmente e il cliente resta esposto a eventuali fluttuazioni.
Viene determinato prendendo come riferimento l’Euribor a sei mesi aumentato di uno «spread» minimo del 2,70. Sono finanziabili al 100% le spese sostenute per la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile purché inseriti all’interno dell’impianto sportivo e/o adeguati alle esigenze energetiche dell’impianto sportivo, l’eventuale acquisto del terreno su cui posizionare l’impianto, le opere murarie connesse con l’impianto, la progettazione, gli studi di fattibilità e consulenza, audit energetico purché connessi all’investimento e i costi assicurativi.
Il piano finanziario può arrivare fino a 20 anni. I mutui possono essere assistiti da contributo negli interessi nella misura del 20%, qualora l’operazione venga effettuata nell’ambito di convenzioni e protocolli d’intesa con regioni, province, capoluoghi di regione e di provincia, federazioni sportive nazionali, enti nazionali di promozione sportiva oltre a domande di mutuo proposte direttamente dal Coni.
Il contributo negli interessi sarà quantificato in misura pari alla quota interessi di un mutuo ad un tasso dell’1,20% di eguale importo e durata. Le rate di mutuo saranno ridotte del contributo negli interessi calcolato in misura annua costante.