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Fine d’estate intensa con la Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili

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Le partecipazioni al Centenario “Geotermico” di Larderello ed a FestAmbiente e la collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Domenica 8 settembre a Larderello (PI), “culla” della geotermia, i produttori della Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili, associazione composta da aziende che utilizzano materie prime toscane ed energie rinnovabili nei loro processi produttivi, faranno degustare i propri prodotti nell’ambito dei festeggiamenti (6-8 Settembre), organizzati da Enel Green Power in collaborazione con Anse Toscana (Associazione Nazionale Seniores Enel) e con i Comuni geotermici, in occasione del Centenario della messa in funzione della centrale Larderello 1, il primo impianto geotermoelettrico al mondo.

 

Infatti, dopo che nel Luglio 1904gli esperimenti avevano portato all’accensione di 5 lampadine da parte del Principe Piero Ginori Conti, nel Settembre 1913 fu inaugurata la prima centrale geotermoelettrica, la “Larderello 1”, all’interno della quale un turbo-alternatore (della potenza di 250 kW) produceva energia elettrica utilizzando la forza del vapore sprigionato dalla terra. Oggi, come allora, oltre all’utilizzo indiretto per la produzione elettrica, sono molteplici gli usi diretti del calore geotermico e le aziende della Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili, sono un esempio virtuoso di sinergia tra rispetto dell’ambiente, tecnologie avanzate e produzioni artigianali di qualità.

Molto apprezzato è stato l’intervento “gastronomico” dei produttori della Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili, in occasione della XXVesima edizione di FestAmbiente, svoltasi a Rispescia (GR) nel mese di agosto.

Il Festival nazionale di Legambiente ha ottenuto infatti anche quest’anno un grande successo di pubblico, che ha partecipato alle numerose iniziative.

I prodotti delle aziende della Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili, ottenuti nel rispetto dell’ambiente e quindi in piena sintonia con la mission di Legambiente, sono stati esposti in un apposito spazio della festa dedicato ai prodotti agroalimentari tipici di qualità ottenuti con metodi sostenibili.

I visitatori hanno così potuto conoscere ed apprezzare, durante la degustazione offerta dai produttori, i formaggi dei caseifici “geotermici”, dove l’energia della terra è utilizzata nell’ambito del processo produttivo, il basilico cresciuto in serre “geotermiche”, il pane cotto a legna, gli oli ed i “vini fotovoltaici”. Altre prelibatezze fanno parte del paniere dell’associazione: i salumi di cinta, i dolci di castagne o la pasta ottenuta dai grani “antichi”.

Sempre nel mese di agosto, i soci dell’associazione hanno ospitato gli studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN), ente fondato da Carlo Petrini, presidente di Slow Food International, e con il quale la Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili ed il CoSviG (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche, socio fondatore dell’associazione insieme a Slow Food Toscana e alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità) collaborano da alcuni anni.

Le aziende della Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili sono state infatti riconosciute come sedi didattiche dell’Università.

Gli studenti dell’ateneo piemontese, che in quest’occasione hanno pernottato a Pomarance, svolgono periodicamente visite di istruzione e degustazioni (inserite all’interno di veri e propri Master di specializzazione) guidate nelle aziende della Comunità apprezzando non solo i sapori “di una volta” e l’alta qualità dei prodotti tipici, ma anche la forte componente etica che spinge i titolari ad utilizzare soluzioni rispettose dell’ambiente.

Possono altresì comprendere meglio, toccando con mano i macchinari, i metodi produttivi che stanno alla base di queste esperienze.

Interessante è stata anche la giornata dedicata ai produttori della locale Comunità del Cibo dell’Agnello Pomarancino, razza da carne, fino a pochi anni fa a rischio estinzione, che alcuni allevatori locali hanno salvato e valorizzato costituendo un consorzio.

Ma la visita, oltre a comprendere le realtà aziendali appartenenti alla Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili, ha interessato anche le bellezze paesaggistiche del territorio (come le biancane di Monterotondo M.mo e la città etrusca di Volterra) ed il Museo della Geotermia di Larderello, tappa indispensabile per capire l’evoluzione della geotermia dall’epoca etrusca fino ai giorni nostri.

Per informazioni:

info@comunitadelciboenergierinnovabili.it

www.comunitadelciboenergierinnovabili.it