L’INTERO fabbisogno energetico della nostra provincia dello scorso anno è stato soddisfatto dalla geotermia prodotta dalle dieci centrali, forti di undici gruppi di produzione, presenti nei comuni di Piancastagnaio, Chiusdino e Radicondoli. Per la precisione la produzione ha superato, seppure di un uno per cento, quello consumato nella nostra provincia. A darne notizia è Enel Green Power «È la prima volta – si legge nella nota di Enel — che più del 100% dei consumi del territorio provinciale senese vengono soddisfatti completamente dalla geotermia». La potenza delle dieci centrali è di 180 megawatt tante da soddisfare il fabbisogno energetico di 500mila famiglie. I dati sono davvero importanti. Nello scorso anno il consumo energetico complessivo della nostra provincia è stato di 1316 Gwh a fronte di una produzione geotermica pari a 1325 Gwh. Quindi una leggera eccedenza rispetto ai consumi totali. «Un risultato importante — si legge ancora — che conferma la strategicità della geotermia toscana: Enel Green Power è il primo operatore di energia geotermica nel mondo». Un’attività che viene prevalentemente svolta nella nostra regione dove sono ben 33 gli impianti in attività distribuiti, oltre che nella nostra provincia, in quella di Grosseto e di Pisa. E i dati della produzione energetica sono impressionanti. L’insieme delle centrali hanno una potenza di 874,5 MW per una produzione che sfiora i due miliardi di KWh prodotti che corrispondono al consumo medio annuo di oltre due milioni di famiglie e forniscono calore utile a riscaldare circa 9.000 utenze nonché 25 ettari di serre, caseifici e ad alimentare una importante filiera gastronomica e turistica. «Lo sviluppo della geotermia», dice Roberto Parri, Responsabile Esercizio Impianti toscani di Enel Green Power «è un obiettivo importante per la strategia di Enel Green Power e per confermare la Toscana quale regione della geotermia e delle rinnovabili.
La nuova Centrale di Bagnore 4 va in questa direzione e intende dare ulteriore sviluppo energetico, occupazionale ed economico alla nostra regione nel rispetto dell’ambiente».
