Ora le fasce tricolori chiedono conto alla Regione: ad un mese esatto dall’ultimo tavolo imbastito al ministero dello sviluppo economico, dove Enel è stata l’unica società ad aprire uno spiraglio per le ex tute blu messe alla porta da Smith, i sindaci del territorio sono pronti a marciare verso il quartier generale del governo toscano per avviare una nuova, l’ennesima, fase di confronto per proseguire lungo la difficile strada del ricollocamento degli esodati dello stabilimento di via Traversa. Tutti a Firenze, dunque, il prossimo 25 novembre.
«Abbiamo richiesto un incontro alla Regione perché se non procediamo, da subito, con una ricognizione attuale dei contatti che ha intrapreso la Regione, diventa complicato, anche per noi sindaci, capire le prospettive che ha in pugno il governatore Enrico Rossi – spiega il sindaco di Pomarance Loris Martignoni che, proprio in questi giorni, sta portando avanti una serie di incontri mirati con le grandi aziende che gravitano sul territorio – alla luce degli esiti del tavolo romano, Enel sembrerebbe l’unica società in grado di darci qualche risposta concreta. E se questo è l’unico cammino percorribile, io ho comunque tutta l’intenzione di andare avanti». A quanto pare, però, il presidente Rossi potrebbe calare un asso dalla manica. Voci di corridoio, per carità, che parlerebbero di un’importante azienda pronta ad entrare in scena. «Se Rossi ha un jolly da giocare, ben venga – dice Martignoni – ed il governatore dovrà dirci cosa bolle davvero in pentola. Intanto penso già ad altre strade da percorrere, in un contesto di rilancio collettivo del territorio. Dobbiamo mettere le aziende nella condizione di investire in questa zona, anche attraverso un piano di defiscalizzazione che possa restituire una boccata di ossigeno puro». «Andremo a Firenze per portare le istanze dei lavoratori Smith rimasti fuori dall’accordo, affinché si possano concretizzare soluzioni in grado di creare posti di lavoro – aggiunge il sindaco Marco Buselli – abbiamo già sensibilizzato le aziende locali e continueremo a farlo, pur sapendo che i margini di azione sono limitati. In questa prospettiva, è necessario individuare sgravi ed agevolazioni ad hoc per la nostra valle, incentivando le imprese a mettere radici proprio qui. Rinnovo l’appello alle attività del territorio perché possano essere valutate e prese in considerazione le professionalità che ci sono, spesso di alto livello e difficili da reperire sul mercato del lavoro».
