Lo sviluppo dell’impresa fondata da Stefano Bigalli, un passato da storico dell’arte e un presente da affermato imprenditore agricolo, è stato rapido. La produzione si è ampliata dal basilico alle aromatiche e comprende anche ortaggi, erbe officinali mentre per il futuro ci sono nuovi assi di crescita. Il 2015 si è chiuso con un giro d’affari di 1,2 milioni di euro; l’azienda dà lavoro a 22 dipendenti e i primi mesi dell’anno sono stati caratterizzati dal segno più.
“Negli ultimi due anni c’è stato un notevole sviluppo di erbe aromatiche, soprattutto le più importanti per la cucina”, spiega a Italiafruit News Bigalli che, sul fronte dei consumi, prevede “un aumento, in quanto con la crescita del mercato multietnico sono aumentati i consumi di coriandolo, curcuma, ocra. Le referenze più importanti per la nostra azienda sono basilico, prezzemolo, rosmarino e salvia”. Ma la produzione comprende anche maggiorana, timo, origano, peperoncino secco e fresco, erba cipollina, aneto, finocchietto, melissa, dragoncello…
La produzione di aromatiche si sviluppa su circa 29 mila metri quadri di serre riscaldate a calore geotermico. “Attraverso la geotermia abbiamo trovato dei vantaggi immensi – aggiunge l’imprenditore toscano – sia per il microclima che si crea all’interno delle serre sia naturalmente per la riduzione dei costi del carburante per il riscaldamento delle serre, che arriva anche all’80%. L’energia geotermica è disponibile in continuazione, non varia, come capita per l’energia solare, dalla stagione e dalle condizioni meteorologiche. Si tratta di energia pulita che non ha impatto sull’ambiente”.
“Le nostre erbe aromatiche – prosegue Bigalli – vengono distribuite nella Gdo, ma tra i nostri clienti ci sono anche case di cura, penitenziari e i nostri prodotti si trovano anche a bordo delle navi da crociera. Per quanto riguarda i formati lavoriamo con tutte le grammature che ci vengono richieste; abbiamo comunque notato che negli ultimi tre anni il minor peso va per la maggiore”.
Le richieste per le produzioni de La Guardiana arrivano anche dall’estero. “Lavoriamo con il Qatar e il Libano, dove le referenze più richieste sono prezzemolo, menta e coriandolo”.
Quali sono i progetti di espansione dell’azienda? “La produzione di prodotti etnici su larga scala – risponde Bigalli – e poi vogliamo puntare sulle erbe officinali visto che siamo stati contattati da un’azienda primaria per le cure palliative. Inoltre un altro programma ambizioso riguarda la coltivazione dell’aloe in Toscana: la Maremma, dove è sito il nostro punto produttivo, si presta molto bene a questa coltura”.
Maicol Mercuriali
Italiafruit News
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