Ci sarà anche il presidente della Regione, Enrico Rossi, all’incontro tra sindacati e azienda sulla vertenza Smith Bits al ministero dello sviluppo economico a Roma. L’appuntamento è per mercoledì prossimo e la conferma della presenza di Rossi arriva direttamente dall’ex assessore regionale alle attività produttive, Gianfranco Simoncini, anche lui presente alla stessa riunione. In quella circostanza, quindi, ci sarà il faccia a faccia tra il presidente della Toscana e l’amministratore delegato, Giuseppe Muzzi, atteso alla presentazione del piano industriale tanto atteso da tutta la Valdicecina. La vertenza della fabbrica di Saline di Volterra rientra nell’ambito del "lavoro", di cui Rossi ha intenzione di tenere la delega. Ecco spiegata la presenza a roma dell’ex assessore regionale alla sanità, oltre all’importanza dell’incontro e alla necessità di seguire da vicino una vicenda che sta diventando difficile, dopo la "messa in libertà" dei lavoratori e il rifiuto da parte dell’azienda di trivare un accordo tra il rientro a lavoro e l’uscita graduale degli scalpelli pronti, ma bloccati al’interno dei magazzini. Simoncini sarà al Mise, malgrado non sia più assessore regionale per aver già fatto due mandati. «Rossi ha dichiarato di volermi nel suo staff per occuparmi di formazione e, appunto, lavoro – ha spiegato lo stesso Simoncini – e quindi parteciperò insieme a lui all’incontro al ministero. D’altra parte questa è una vicenda che ha bisogno di essere seguita da molto vicino, anche alla luce degli ultimi sviluppi. Le posizioni sono chiare e delineate e non possiamo fare altro che aspettare il piano industriale dell’azienda con la quale abbiamo mantenuto un contatto continuo. Ci aspettiamo di iniziare una trattativa in un clima di calma, perché l’intenzione nostra è quella di mantenere il sito produttivo Smith Bits a Saline e di ottenere un programma che vada al di là dell’immediato futuro». Intanto, il sindaco di Volterra, Marco Buselli, scrive al ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi, in vista dell’incontro di mercoledì al mise, chiedendo per quella circostanza «una presenza forte del Governo, perché ne va della credibilità stessa dell’Italia e della sua capacità di tutelare i propri interessi strategici. Questa situazione non rappresenta solo una pur difficile crisi aziendale, ma può determinare la morte vera e propria di un intero territorio, vasto e disagiato, in cui vivono poco più di ventimila anime». Nella lettera Buselli fa anche riferimento alle richieste di esplorazione petrolifera presentate da Schlumberger, che controlla Smith Bits, in alcuni tratti di mare italiani. Richieste che se accettate «sarebbero dure da digerire per i lavoratori della Smith, creatori degli scalpelli che la multinazionale, che ha voluto chiudere il loro stabilimento, userebbe per le trivellazioni»
Andreas Quirici
