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Energie rinnovabili: l’enciclica verde di Papa Francesco

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Fonte: magazine.greenplanner.it

Autore: Alfredo Agosti

Con la pubblicazione della Lettera Enciclica Laudato si di Papa Francesco, anche la Chiesa, dopo le associazioni di categoria e quelle ambientaliste, evidenzia l’urgenza di promuovere le energie rinnovabili e una riconversione ecologica a livello planetario per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. In questo momento, inoltre, è ancora più urgente la necessità di favorire una rapida transizione verso le energie rinnovabili e pulite, abbandonando l’utilizzo delle fonti fossi e, in particolare, del carbone. Come sottolineato dal Santo Padre, per garantire la sopravvivenza degli ecosistemi terrestri e acquatici e la proliferazione della stessa vita umana, è indispensabile promuovere un maggiore sviluppo delle energie rinnovabili. Gli effetti negativi del riscaldamento globale sono infatti ormai incontrovertibili e tali da richiedere un radicale cambiamento nel paradigma di produzione dell’energia. Commentando l’Enciclica di Papa Francesco, Kumi Naidoo, Direttore Esecutivo di Greenpeace International, afferma: “Greenpeace accoglie con soddisfazione l’importante intervento di Papa Francesco nella battaglia comune dell’umanità per contrastare catastrofici cambiamenti climatici. Questa prima Enciclica sull’ambiente porta il mondo un passo più vicino al punto di svolta, quando abbandoneremo i combustibili fossili per abbracciare un mondo 100 percento rinnovabile, per tutti, entro la metà di questo secolo”. Ognuno, religioso o laico, può e deve rispondere a questa chiamata con un’azione urgente e incisiva. Come afferma l’Enciclica, l’ambiente è un patrimonio collettivo dell’umanità e la responsabilità della sua cura cade su noi tutti. Il passaggio dell’Enciclica in cui si afferma che la tecnologia basata sui combustibili fossili, altamente inquinanti, specialmente il carbone, ma anche il petrolio e, a un livello minore, il gas, devono essere sostituiti gradualmente e senza ritardi è un chiaro messaggio diretto a investitori, amministratori delegati e leader politici affinché accelerino la rivoluzione energetica verso le energie rinnovabili. La critica a coloro che detengono la maggior parte delle risorse e del potere economico e politico che cercano di minimizzare alcuni degli impatti negativi dei cambiamenti climatici è una risposta chiara ai negazionisti e a chi vuole ostacolare il progresso. Questo atteggiamento disonesto deve cessare immediatamente. Papa Francesco ricorda a tutti l’imperativo morale di combattere l’ingiustizia climatica e sociale. Sono più i poveri a essere maggiormente colpiti dai cambiamenti climatici, pur avendo contribuito meno di tutti a causare il problema. “Apprezziamo la chiarezza e il modo diretto con cui l’Enciclica sottolinea la debole risposta della politica internazionale ai cambiamenti climatici, con troppi interessi particolari che prevalgono sul bene comune” dichiara Martin Kaiser, a capo dell’Unità sul Clima di Greenpeace International “Le parole del Papa dovrebbero svegliare i capi di governo troppo compiacenti, incoraggiarli ad adottare leggi severe nei rispettivi Paesi per proteggere il clima e a siglare un ambizioso protocollo internazionale alla Conferenza di Parigi prevista a fine anno”. “L’Enciclica testimonia l’urgenza delle azioni di contrasto al cambiamento climatico” dichiara Agostino Re Rebaudengo, Presidente di assoRinnovabili “Le energie rinnovabili forniscono un contributo fondamentale per raggiungere rapidamente gli obiettivi di tutela ambientale evidenziati da Papa Francesco, che si propone, non solo come guida spirituale, ma anche come leader all’avanguardia, portavoce di un messaggio di speranza per il futuro del nostro pianeta”. “L’Italia ha la possibilità di giocare un ruolo di primo piano in questo delicato processo ma è necessaria una forte e coerente volontà politica. Auspichiamo che le nostre osservazioni alla bozza di decreto per l’incentivazione delle energie rinnovabili attualmente in discussione, inoltrate nei giorni scorsi alle istituzioni, vengano interamente recepite, anche per scongiurare il totale blocco del settore” conclude il presidente di assoRinnovabili. È inoltre molto importante l’appello di Papa Francesco ai leader politici per la protezione delle foreste e degli oceani, una richiesta che arriva dagli scienziati e dalle persone di tutto il mondo. A questo punto però, per coerenza di vedute, è auspicabile che anche la Banca del Vaticano si unisca al crescente movimento che sta disinvestendo da carbone, petrolio e nucleare per sostenere le energie rinnovabili, in sintonia con le parole di Papa Francesco. Così come si deve auspicare un sostegno della Chiesa a una rivoluzione energetica a livello locale.

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Con la pubblicazione della Lettera Enciclica Laudato si di Papa Francesco, anche la Chiesa, dopo le associazioni di categoria e quelle ambientaliste, evidenzia l’urgenza di promuovere le energie rinnovabili e una riconversione ecologica a livello planetario per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. In questo momento, inoltre, è ancora più urgente la necessità di favorire una rapida transizione verso le energie rinnovabili e pulite, abbandonando l’utilizzo delle fonti fossi e, in particolare, del carbone. Come sottolineato dal Santo Padre, per garantire la sopravvivenza degli ecosistemi terrestri e acquatici e la proliferazione della stessa vita umana, è indispensabile promuovere un maggiore sviluppo delle energie rinnovabili. Gli effetti negativi del riscaldamento globale sono infatti ormai incontrovertibili e tali da richiedere un radicale cambiamento nel paradigma di produzione dell’energia.

Commentando l’Enciclica di Papa Francesco, Kumi Naidoo, Direttore Esecutivo di Greenpeace International, afferma: “Greenpeace accoglie con soddisfazione l’importante intervento di Papa Francesco nella battaglia comune dell’umanità per contrastare catastrofici cambiamenti climatici. Questa prima Enciclica sull’ambiente porta il mondo un passo più vicino al punto di svolta, quando abbandoneremo i combustibili fossili per abbracciare un mondo 100 percento rinnovabile, per tutti, entro la metà di questo secolo”. Ognuno, religioso o laico, può e deve rispondere a questa chiamata con un’azione urgente e incisiva. Come afferma l’Enciclica, l’ambiente è un patrimonio collettivo dell’umanità e la responsabilità della sua cura cade su noi tutti. Il passaggio dell’Enciclica in cui si afferma che la tecnologia basata sui combustibili fossili, altamente inquinanti, specialmente il carbone, ma anche il petrolio e, a un livello minore, il gas, devono essere sostituiti gradualmente e senza ritardi è un chiaro messaggio diretto a investitori, amministratori delegati e leader politici affinché accelerino la rivoluzione energetica verso le energie rinnovabili.

La critica a coloro che detengono la maggior parte delle risorse e del potere economico e politico che cercano di minimizzare alcuni degli impatti negativi dei cambiamenti climatici è una risposta chiara ai negazionisti e a chi vuole ostacolare il progresso. Questo atteggiamento disonesto deve cessare immediatamente. Papa Francesco ricorda a tutti l’imperativo morale di combattere l’ingiustizia climatica e sociale. Sono più i poveri a essere maggiormente colpiti dai cambiamenti climatici, pur avendo contribuito meno di tutti a causare il problema.

“Apprezziamo la chiarezza e il modo diretto con cui l’Enciclica sottolinea la debole risposta della politica internazionale ai cambiamenti climatici, con troppi interessi particolari che prevalgono sul bene comune” dichiara Martin Kaiser, a capo dell’Unità sul Clima di Greenpeace International “Le parole del Papa dovrebbero svegliare i capi di governo troppo compiacenti, incoraggiarli ad adottare leggi severe nei rispettivi Paesi per proteggere il clima e a siglare un ambizioso protocollo internazionale alla Conferenza di Parigi prevista a fine anno”.

“L’Enciclica testimonia l’urgenza delle azioni di contrasto al cambiamento climatico” dichiara Agostino Re Rebaudengo, Presidente di assoRinnovabili “Le energie rinnovabili forniscono un contributo fondamentale per raggiungere rapidamente gli obiettivi di tutela ambientale evidenziati da Papa Francesco, che si propone, non solo come guida spirituale, ma anche come leader all’avanguardia, portavoce di un messaggio di speranza per il futuro del nostro pianeta”. “L’Italia ha la possibilità di giocare un ruolo di primo piano in questo delicato processo ma è necessaria una forte e coerente volontà politica. Auspichiamo che le nostre osservazioni alla bozza di decreto per l’incentivazione delle energie rinnovabili attualmente in discussione, inoltrate nei giorni scorsi alle istituzioni, vengano interamente recepite, anche per scongiurare il totale blocco del settore” conclude il presidente di assoRinnovabili. È inoltre molto importante l’appello di Papa Francesco ai leader politici per la protezione delle foreste e degli oceani, una richiesta che arriva dagli scienziati e dalle persone di tutto il mondo.

A questo punto però, per coerenza di vedute, è auspicabile che anche la Banca del Vaticano si unisca al crescente movimento che sta disinvestendo da carbone, petrolio e nucleare per sostenere le energie rinnovabili, in sintonia con le parole di Papa Francesco. Così come si deve auspicare un sostegno della Chiesa a una rivoluzione energetica a livello locale.