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Energie rinnovabili, Enrico Rossi: “Proroga degli incentivi per tutto il 2011”

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Il presidente della Regione: “Necessario un riequilibrio del mercato ma sulla base di una diminuzione programmata dei supporti statali”. All’incontro anche Gattorno della Easy Green

Fonte: GoNews.it

Autore: Regione Toscana

La proroga degli incentivi alle rinnovabili fino al 31 dicembre di quest’anno, tutelando gli investimenti in atto , e un rientro “scalare” del sistema degli incentivi come praticato dagli altri paesi europei. Questa la proposta avanzata dal presidente Enrico Rossi e fatta propria in maniera unitaria e condivisa dai tanti partecipanti – più di un centinaio di persone tra amministratori, consiglieri regionali, imprenditori, sindacalisti, lavoratori e quattro parlamentari – intervenuti all’incontro convocato dal presidente per discutere gli effetti preoccupanti del decreto legislativo sugli incentivi alle rinnovabili in vista del tavolo in programma domani col governo. All’incontro la Regione sarà rappresentata dall’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini.

L’ altra richiesta che verrà avanzata al governo è, come ha annunciato Rossi, “la riattribuzione della potestà sulle concessioni per la geotermia, che il decreto ci ha sottratto pur essendo l’energia una materia concorrente. Su questo punto siamo pronti a ricorrere alla Corte costituzionale. Peraltro le concessioni geotermiche andrebbero ricontrattate e dovrebbe esserci un maggiore riconoscimento del contributo importante che questa fonte di energia toscana dà al raggiungimento dell’obiettivo europeo del 20/20/20”.
“Le vicende di questi giorni – ha proseguito Rossi – con il rischio nucleare da un lato e i pericoli per l’approvvigionamento delle energie fossili dalla Libia e dal Mahgreb, confermano quanto la scelta delle rinnovabili sia una scelta saggia, strategica e condivisa, una scelta di futuro per l’economia toscana. Per questo chiediamo, ed è la nostra linea del Piave, che il governo confermi gli investimenti in corso almeno per tutto quest’anno, anche se conveniamo che è necessario un riequilibro del mercato, ma sulla base di una diminuzione progressiva programmata dei supporti statali. E’ quanto hanno fatto gli altri paesi in Europa”.
Rossi ha anche ribadito che la Regione Toscana sta lavorando per inserire nel Piano regionale di sviluppo un distretto delle energie rinnovabili, che si affianchi agli altri distretti innovativi della Regione, come quello delle scienze della vita o quello ferroviario.
All’incontro in sala Pegaso è intervenuto anche il presidente di Anci Toscana e sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, affermando che “purtroppo anche per le rinnovabili assistiamo ad un percorso tipico nei rapporti del Governo con le Regioni e i Comuni, con un uso stressato della delega sulla legislazione concorrente, nella quale ricade la politica energetica. In Conferenza unificata Stato-città avevamo chiesto chiesto alcune modifiche al decreto ed erano state accolte. Nelle sue scelte finali il Governo, invece, le ha completamente stravolte nei termini che conosciamo e di cui oggi siamo qui a chiedere il ritiro.Il settore delle energie rinnovabili è quello dove si sono orientati tanti giovani imprenditori, togliere gli incentivi tout court significa affossare uno dei pochi settori innovativi che attraggono le nuove generazioni e che sono in fase di sviluppo”.

Tra i tanti che hanno preso la parola dichiarandosi contrari a un decreto “cervellotico” e “ammazza pannelli” e condividendo in pieno le richieste formulate dal presidente Rossi, numerosi sindacalisti, rappresentanti di Confindustria, Cia e Cna, imprenditori. Come il direttore di Power One, Giuseppe Ricci, e come Sebastiano Gattorno della Easy Green che dovrebbe rilevare la Isi di Scandicci coi suoi 370 lavoratori in cassa integrazione, ma chiede al governo “certezze per uno dei pochi settori industriali che funzionano”. Per l’Upi è intervenuto il vicepresidente della provincia di Grosseto Marco Sabatini. Consenso all’iniziativa di Rossi è stato espresso anche dal consigliere Pdl Nicola Nascosti che ha partecipato all’incontro.