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Energia, Toscana: Il Distretto tecnologico DTE²V partecipa al confronto sulla Blue Energy in Toscana

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L’Università di Siena, che coordina il progetto europeo Maestrale, ha costituito il Blue Energy Lab: un laboratorio di idee per valutare lo sviluppo delle fonti rinnovabili marine

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Ospite del Comune di Grosseto, l’Università di Siena ha organizzato nella sala consiliare del Comune toscano il primo Blue energy lab previsto all’interno del progetto Maestrale (Maritime energy deployment strategy in the Mediterranean), co-finanziato dall’Ue con 2,4 milioni di euro e coordinato a livello europeo proprio dall’Ateneo senese.

Obiettivo del progetto – nato nel 2016 e destinato a concludersi a fine 2019 – è quello di porre le basi di una strategia per l’utilizzo di fonti rinnovabili marine nel Mediterraneo, dove al momento ricoprono una presenza residuale nonostante circa il 90% della produzione di energia da FER marine sia attualmente concentrata in Europa.

Lo spettro d’opportunità preso in esame è molto ampio: la terminologia blue energy racchiude infatti le fonti di energia marina derivanti dal moto ondoso, dalle maree, dalle correnti e dai gradienti di salinità e temperatura insieme ad altre forme energetiche alternative legate all’impiego dell’eolico off-shore e all’utilizzo di biomasse acquatiche, come ad esempio le alghe.

Di particolare interesse, tra i dati mostrati nel Blue Energy Lab, quelli relativi al sondaggio condotto dall’Università di Siena attraverso Facebook, il quotidiano online Greenreport e ArpatNews per verificare negli intervistati la percezione dei cambiamenti climatici; la conoscenza pregressa delle blue energy; la propensione alla loro installazione e gli aspetti collegati ritenuti come più preoccupanti; la preferenza tra le varie tecnologie blue energy.

I risultati del sondaggio, che hanno coinvolto 353 partecipanti (per il 92% toscani, e per il 58% costieri), si mostrano propositivi: oltre il 93% degli intervistati ritiene infatti che i cambiamenti climatici esistano e che ci interessino direttamente, mentre su una scala da 1 a 10 il 92,6% si dichiara favorevole (voto uguale o superiore a 6) all’installazione di tecnologie blue energy, mentre il 77,6% si dichiara molto favorevole (voto uguale o superiore a 8).

«L’utilizzo delle blue energy è ancora ad uno stato embrionale nell’area del Mediterraneo e Maestrale – ha spiegato sin dalla fase di start-up del progetto il suo responsabile scientifico, il chimico ambientale dell’Università di Siena Simone Bastianoni – vuole rafforzare la collaborazione fra centri di ricerca, imprese e istituzioni per promuovere il trasferimento tecnologico e generare la massa critica necessaria per farlo decollare, mantenendo alta l’attenzione sul valore ambientale e culturale. Siamo orgogliosi di trovarci oggi alla guida di questo importante progetto europeo. Il nostro gruppo, team interdisciplinare composto da chimici, fisici, biologi, economisti e ingegneri, si occupa infatti da anni di ricerca sui temi della sostenibilità e potrà dare un contributo decisivo all’analisi».

In particolare, i Blue Energy Lab consistono in laboratori – creati oltre che in Toscana anche in altre regioni degli 8 Paesi dell’area mediterranea coinvolti nel progetto – ai quali partecipano enti di ricerca insieme ad istituzioni ed enti del territorio, momenti di confronto che hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo del business e nell’innescare la transizione verso le fonti rinnovabili marine.

Tra gli interventi che hanno animato l’appuntamento grossetano spiccano quelli di ENEA, CNR, Associazione Nazionale Comuni Isole Minori, Comune di Grosseto e Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Legambiente e Distretto Tecnologico Energia ed Economia Verde (DTE2V) della Regione Toscana.

Per il Distretto (il cui soggetto gestore è il CoSviG – Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche) ha preso parola nella sala consiliare del Comune di Grosseto Dario Bonciani, che ha presentato la natura del DTE2V: un elemento di aggregazione per lo sviluppo dei progetti di innovazione in ambito energia ed economia verde, e di programmazione strategica su base regionale.

In tale ottica il DTE²V-Toscana è un organismo aperto alle idee ed alla collaborazione di tutte le forze che sono disposte ad impegnarsi per al produzione di valore e di benessere comune, e su queste basi può rappresentare un soggetto utile anche allo sviluppo delle blue energies.