PISA. Mentre il governo rimette in
discussione gli ecoincentivi, il Comune di Pisa, uno dei primi in
Italia, punta sullo sviluppo sostenibile. Il consiglio comunale ha
approvato un nuovo capitolo del regolamento edilizio che orienta e
incentiva il risparmio energetico e la produzione di energie
rinnovabili nel settore dell’edilizia.
Regole e incentivi. Per costruzioni e
ristrutturazioni di edifici improntate a criteri di risparmio
energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili,
l’amministrazione prevede incentivi sotto forma di sconti agli
oneri di urbanizzazione secondaria o di incrementi volumetrici.
Questi si sommerebbero agli sgravi
nazionali (se saranno mantenuti nella prossima Finanziaria). Ciascun
progetto edile sarà valutato in base alla qualità ambientale e al
risparmio di energia, al consumo dei materiali e ai carichi
ambientali, e dovrà raggiungere un indice di sostenibilità minimo
per avere il via libera. Ma chi supererà il livello base dell’indice
potrà ottenere sconti sulle imposte superiori al 20 per cento.
Oltre all’indice di sostenibilità,
nella valutazione dei progetti si terrà conto della progettazione
integrata: «Per ottenere il massimo risparmio – spiega l’assessore
all’edilizia Fabrizio Cerri – occorrerà progettare unitariamente
tutte le soluzioni». Per esempio si dovrà curare la disposizione
interna dei locali: le stanze dove si vive durante il giorno dovranno
essere collocate a Sud piuttosto che a Nord.
Impianti fotovoltaici. Il Comune
metterà a disposizione i propri terreni per realizzare “orti
fotovoltaici” e produrre energia rinnovabile per coloro che, per
vincoli paesaggistici, non hanno la possibilità di installare
impianti sul tetto della propria abitazione. La burocrazia per
procedere ai lavori è stata estremamente semplificata: per un
impianto in potenza inferiore a 3 kw è sufficiente una comunicazione
di inizio attività, mentre per impianti tra 3 e 20 kw occorre
presentare una Dia al Comune.
Fonti rinnovabili. Per tutti gli
edifici fuori del centro storico, in caso di nuova installazione o di
rifacimento degli impianti termici, è obbligatorio coprire almeno il
50% del fabbisogno di energia annua richiesta per la produzione di
acqua calda sanitaria con l’utilizzo di fonti rinnovabili. Mentre
per i nuovi edifici commerciali, artigianali, industriali,
direzionali o ricettivi, sempre fuori dal centro storico, è
obbligatoria l’installazione di impianti di produzione di energia
elettrica alimentata a fonti rinnovabili.
Gli uffici di edilizia privata del
Comune offriranno assistenza agli utenti, e sarà effettuata una
campagna di informazione diretta a famiglie, enti e aziende. Il piano
sarà applicato in via sperimentale per un anno, in cui il Comune
lavorerà a stretto contatto col dipartimento di energetica della
facoltà di ingegneria.
Tra dodici mesi, alla luce di questa
prima fase di applicazione, in consiglio comunale saranno definite
eventuali modifiche o miglioramenti.