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Enel: “In Valdicecina il 15% degli appalti”. E i sindaci contestano

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Le parti si ritroveranno tra un mese per giungere all’accordo. Si punta a “trattenere” sessanta milioni per le aziende locali

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Cecina

Autore: Andreas Quirici

Un ultimo confronto sui numeri prima di ritrovarsi tra un mese per la valutazione definitiva sulle ricadute economiche degli appalti di Enel nei Comuni geotermici. È quanto avvenuto nei giorni scorsi tra i sindaci di Castelnuovo Valdicecina, Pomarance, Monteverdi, Chiusdino, Radicondoli, Monterotondo e Montieri e i vertici della società. Questi ultimi hanno sottoposto agli amministratori comunali i dati da cui emerge che il 15% dei 150 milioni annui di appalti viene assegnato da Enel a un’azienda della Valdicecina. Numeri contestati dai sindaci. «Secondo noi non corrispondono alla realtà – afferma a nome dei colleghi il sindaco di Castelnuovo Valdicecina, Alberto Ferrini – perché in questo conto ci sono i contratti pluriennali e varie situazioni che fanno scendere notevolmente la percentuale». Come detto, le parti si sono prese un mese di tempo per riflettere, ma nel frattempo Enel s’incontrerà con la Regione per la firma dell’accordo che prevede la riduzione dei costi energetici per le aziende dei Comuni geotermici, una serie d’interventi che la società realizzerà nella zona dell’Amiata e il protocollo riguardante proprio le ricadute economiche e occupazionali derivante dagli appalti. Nella riunione dei giorni scorsi tra esponenti della Regione, i sindaci della Valdicecina, i sindacati e gli ex operai di Smith Bits era emersa l’intenzione dell’ente di Firenze di provare a convincere Enel ad aumentare la quota di lavori per la manutenzione delle sue centrali ad aziende della Valdicecina. Un tema ritenuto da tutti centrale per lo sviluppo del territorio e per la ripresa economica che comporti anche un aumento dei livelli di occupazione. Secondo i calcoli dei sindaci, infatti, si potrebbero creare alcune centinaia di posti di lavoro se si arrivasse a una cifra compresa fra 50 e 60 milioni di euro di appalti in Valdicecina. Un’operazione che fa ben sperare anche i circa ex 80 lavoratori della Smith che ancora non hanno trovato una collocazione dopo essere usciti dall’azienda di Saline di Volterra.