Parola di Massimo Montemaggi, responsabile geotermia di Enel Green Power, che lo scorso giugno, in occasione di un incontro con i Comuni delle aree geotermiche e il Presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, ha stilato un quadro relativo agli investimenti passati, presenti e futuri di Egp sul territorio nel quinquennio 2013-2017. L’azienda è intenzionata a compiere in futuro ulteriori e significativi investimenti, per lo più finalizzati agli sviluppi dello sfruttamento geotermico sulle aree di concessione esistenti e sulle aree in cui insistono i nuovi permessi di ricerca. Con una potenza installata pari a 875 MW, l’Italia si colloca in quinta posizione nella classifica mondiale e al primo posto in Europa per la produzione di elettricità da fonte geotermica.
Un primato raggiunto grazie all’attività di Egp in Toscana, i cui impianti rappresentano il 100% della produzione geotermica nel Paese, in grado di soddisfare il 26% del fabbisogno regionale, pari al consumo medio annuo di oltre due milioni di famiglie, e di alimentare una importante filiera agricola, gastronomica e turistica. I dati italiani del primo quadrimestre 2014, peraltro, evidenziano un’ulteriore crescita percentuale della produzione geotermoelettrica del 2,7% rispetto al 2013. Nella regione, Enel Green Power gestisce 34 impianti suddivisi nelle zone di Larderello, dove sorge il più antico complesso geotermico del mondo, Radicondoli, Lago Boracifero e Piancastagnaio/Amiata.
Tra questi anche la centrale di Monterotondo Marittimo (Gr), che lo scorso sabato ha aperto le porte al pubblico per un pomeriggio da passare in compagnia di amici e familiari all’insegna del divertimento, dello sport e della cultura ambientale. Un appuntamento inserito nell’ambito di Centrali Aperte, l’iniziativa ideata dal Gruppo Enel per promuovere tra il grande pubblico la conoscenza degli standard ambientali con cui viene prodotta l’elettricità, rafforzando ulteriormente il legame tra azienda e territorio.