Parte il piano di assunzioni annunciato da Enel: oggi 600 diplomati firmeranno i contratti di apprendistato professionalizzante; la prima tranche di oltre 1.500 inserimenti di giovani da realizzare entro il 2014 (a fronte di uscite volontarie di 3.500 dipendenti utilizzando le norme della legge Fornero, come concordato con i sindacati).
I neo assunti sono ragazzi di età compresa tra i 18 e i 29 anni, diplomati con indirizzo tecnico, e andranno a rafforzare le strutture delle 11 Aree territoriali di Enel distribuzione in Italia (che presidiano e gestiscono oltre un milione di chilometri di rete elettrica). Per le nuove risorse l’azienda ha previsto «un articolato percorso di formazione e affiancamento», che tiene conto anche delle innovazioni tecnologiche e di processo, finalizzato all’acquisizione delle competenze professionali adeguate al ruolo da svolgere.
Con queste prime 600 assunzioni «proseguiamo il percorso di rinnovamento e crescita attivato in questi anni», commenta l’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti. Negli ultimi dieci anni il Gruppo ha assunto più di 9mila persone (oltre 2mila negli ultimi due); ed entro il 2014 si completerà il piano delle 1.500 assunzioni di giovani che riguarderanno nella maggior parte dei casi posizioni operative, tecnico-specialistiche e commerciali.
In via di decollo è anche il piano per assumere circa 150 studenti-apprendisti, attraverso il programma sperimentale, 2014-2016, di apprendistato in alternanza scuola-lavoro contenuto nel decreto Carrozza. Enel ha già sottoscritto una intesa con i sindacati; e per partire si aspetta ora solo l’emanazione del provvedimento attuativo (in corso di definizione tra Miur, ministero del Lavoro e Mef).
I circa 15o studenti-apprendisti arriveranno dagli istituti tecnici di sei città italiane: Brindisi, Napoli, Civitavecchia, Parma, Mestre, Torino. Questi giovani a partire dal quarto anno di scuola verranno assunti dall’azienda, continuando a frequentare il biennio scolastico per conseguire il titolo di studio. Ottenuto il diploma, scatterà una "fase due", dove gli studenti potranno proseguire con una ulteriore fase formativa di apprendistato professionalizzante in azienda o continuare gli studi con l’iscrizione all’università.
