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EERA ha organizzato a Pisa, tre giorni dedicati alla geotermia

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Un workshop e un incontro di dottorandi PhD alla Scuola Superiore Sant’Anna; un tour nel sito geotermico di Larderello e per finire un pranzo al CITT con i prodotti della Comunità del Cibo ad Energia Rinnovabile

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Un fine settimana dedicato alla geotermia, quello che si è svolto a partire da mercoledì 28 marzo a Pisa, dove alla Scuola Superiore Sant’Anna si è tenuto un workshop internazionale dal titolo Sustainability, Environment and Regulatory Framework, in cui sono stati affrontati i temi relativi alla sostenibilità ambientale e al quadro normativo di riferimento per quanto riguarda l’energia geotermica e la tecnologia di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica (CCS).

Il giorno seguente, sempre presso la Scuola Superiore Sant’Anna, si è svolta la terza giornata europea del PhD dedicato alla geotermia (The third European Geothermal PhD Day) e venerdì i partecipanti alle due giornate di approfondimento hanno potuto visitare l’area geotermica di Larderello e degustare i prodotti della Comunità del Cibo ad Energia Rinnovabile.

Queste giornate di approfondimento sulla geotermia sono state organizzate da European Energy Research Alliance (EERA,) una fondazione europea costituita da organizzazioni leader nel campo della ricerca energetica, con l’obiettivo di rafforzare, ampliare e ottimizzare le prestazioni energetiche dell’Unione Europea nel campo della ricerca, attraverso la condivisione di strutture nazionali che operano in questo settore e la realizzazione congiunta di programmi di ricerca in ambito europeo. L’obiettivo primario di EERA è di accelerare lo sviluppo delle tecnologie energetiche e far sì che queste possano diventare ricerca tecnologica industriale.

EERA lavora a sostegno delle priorità del Piano strategico europeo per le tecnologie energetiche (SET) in 13 programmi congiunti che riguardano le energie rinnovabili, la cattura e stoccaggio della CO2, le smart grids, l’energia dagli oceani, il solare a concentrazione, le smart cities, le bioenergie e il nucleare.

Grazie a questi primi programmi comuni, più di 2000 ricercatori provenienti da più di 1200 istituti di ricerca stanno attivamente collaborando oggi nei programmi EERA, che riunisce centri di eccellenza nazionali nel settore della ricerca energetica, per evidenziare le esigenze, gli obiettivi e le aree di ricerca per la programmazione del periodo 2013-2020.

Per i programmi scientifici nella geotermia la segreteria scientifica di EERA è rappresentata dal CEGL, il centro di eccellenza di Larderello, adesso confluito assieme al CITT in EnerGea.

Al centro del worhshop di mercoledì alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa sono stati i temi legati alle opportunità e alle criticità in campo geotermico, in particolare per quanto riguarda le difficoltà di accettazione sociale e la gestione dei problemi che possono rilevarsi negli impianti di produzione geotermica a livello europeo.

Tra i relatori anche il Presidente del Comitato Scientifico per la Geotermia dell’Amiata, Jacques Varet, oltre ai ricercatori Francesco Rizzi e Matteo Borzoni della Scuola Superiore Sant’Anna ed EnerGea.

Hanno partecipato, inoltre, le aziende impegnate nello sfruttamento dell’energia geotermica Enel Green Power e Magma.

Il workshop è stata anche l’occasione per approfondire gli aspetti tecnologici dei sistemi geotermici avanzati e degli impianti a ciclo binario.

Giovedì oltre 60 ricercatori provenienti da tutta Europa si sono incontrati, sempre al Sant’Anna di Pisa, per la terza giornata di dottorato europeo sulla geotermia – The third European Geothermal PhD Day – organizzata dopo il successo delle precedenti due giornate che si sono tenute a Potsdam e Reykjavik.
I dottorandi che lavorano nel campo della ricerca geotermica hanno così avuto l’opportunità di confrontarsi e di presentare i propri lavori e, il giorno successivo, di visitare il sito geotermico di Larderello, dove ha sede il CEGL.

Il pranzo dopo il tour, è stato invece organizzato al CITT di Monterotondo Marittimo dove i partecipanti hanno potuto apprezzare la qualità dei prodotti della Comunità del Cibo ad Energia Rinnovabile e conoscere le possibilità offerte dalla geotermia anche in settori diversi di sviluppo economico da quelli della produzione energetica come, appunto, la produzione enogastronomica.