Di questi, i tavoli attivati per la prima volta in quest’ultimo periodo sono 6, per 334 lavoratori coinvolti e 239 posti di lavoro che risultano a rischio (si riferiscono, cioè, ad aziende in cui vi siano esuberi dichiarati o si faccia ricorso ad ammortizzatori sociali).
Il grosso delle vertenze si riferisce all’industria (92%) mentre una percentuale minimo riguarda commercio, trasporto e magazzinaggio, agricoltura, informazione e comunicazione e altre attività di servizi. Nel 43% dei casi si tratta di aziende fra i 51 e i 250 addetti, per il 30% di aziende sopra i 250 e mel 27% dei casi aziende fra i 16 e i 50 addetti.
Nel 53% dei casi le aziende coinvolte sono gruppi o aziende con stabilimenti anche fuori regione.
Ecco provincia per provincia le aziende coinvolte…(continua)