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È stata istituita presso Palazzo Chigi la Commissione nazionale per lo sviluppo sostenibile

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Ora è necessario rendere immediatamente operativo il nuovo organismo. Giovannini (ASviS): «Dare priorità all’attuazione dell’Agenda 2030 dell’Onu e migliorare il benessere dei cittadini»

Fonte: greenreport.it

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È stata pubblicata in Gazzetta ufficiale la Direttiva che dà vita all’organismo di coordinamento delle politiche economiche, sociali e ambientali per il raggiungimento dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile: «Siamo molto soddisfatti che, su nostra proposta, sia stata istituita presso Palazzo Chigi la Commissione nazionale per lo sviluppo sostenibile, così da dare priorità all’attuazione dell’Agenda 2030 dell’Onu e migliorare il benessere dei cittadini, l’equità e la sostenibilità del nostro modello di sviluppo», commenta il portavoce dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) Enrico Giovannini.

È la stessa direttiva a prevedere che la Presidenza del Consiglio coordini l’attuazione della Strategia nazionale di sviluppo sostenibile, attraverso la Commissione che, presieduta dal presidente del Consiglio, è composta da tutti i ministri e dai rappresentanti delle Regioni, delle Province e dei Comuni. La Commissione deve anche rendere conto annualmente (a febbraio) dell’attuazione della Strategia nazionale e a tal fine ciascun Ministero deve condurre (entro il mese di settembre) un’analisi di coerenza tra le iniziative intraprese e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Sono inoltre previste iniziative di informazione e comunicazione pubblica sull’importanza dell’Agenda 2030.

«Questo è il percorso corretto – commenta la deputata LeU Rossella Muroni – un percorso che potrà affiancarsi a quello del ministero dell’Ambiente; tutte le scelte politiche, oggi, devono tenere in considerazione l’ambiente, tutelarlo e difenderlo, pensando alla salute dei cittadini e offrendo soluzioni ‘ecologiche’ per una società migliore. Ne abbiamo bisogno sia per essere coerenti con gli impegni presi in chiave internazionale, da Parigi all’Europa e naturalmente agli obiettivi posti proprio dall’Agenda 2030 dell’Onu, sia per portare il nostro Paese verso uno sviluppo ecologico che porti con sé  i principi dell’economia circolare, della nuova occupazione, della difesa del territorio, del miglioramento della qualità della vita delle persone».

Se la Commissione rappresenta un passo importante per colmare i ritardi accumulati rispetto agli impegni presi dal nostro Paese con l’Agenda 2030, è necessario rendere immediatamente operativo il nuovo organismo e informare tutta la Pubblica amministrazione sui contenuti della Direttiva, anche in vista dell’imminente scadenza di settembre. «È importante che il coordinamento delle politiche sia stato affidato a una struttura di alto livello e che sia stata compresa la necessità di azioni urgenti – conclude Giovannini –  l’ASviS, che con i suoi oltre 200 aderenti è la più grande rete italiana delle organizzazioni della società civile, mette a disposizione del Governo la propria esperienza per far sì che l’Italia acceleri la transizione allo sviluppo sostenibile, coerentemente con gli impegni presi in sede Onu il 25 settembre 2015. Per questo chiederemo di essere ricevuti quanto prima dal Presidente del Consiglio».