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Dopo l’Amiata, il Consiglio Regionale visita l’area geotermica tradizionale

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Le Commissioni “Territorio e Ambiente” e “Sviluppo Economico” del Consiglio Regionale della Toscana hanno concluso il tour di approfondimento sulla geotermia con la visita a Larderello. Per Vincenzo Ceccarelli è una «grande risorsa da sfruttare mitigando impatti ambientali»

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La seconda tappa delle due Commissioni del Consiglio Regionale, per approfondire i temi legati alla geotermia (la prima era stata sull’Amiata), avviene all’indomani della presentazione dei dati Enel Green Power riguardanti la produzione geotermoelettrica nell’anno solare 2011, che certificano il raggiungimento del 26% del fabbisogno elettrico regionale.

La delegazione del Consiglio Regionale era composta dai Presidenti delle Commissioni rispettivamente Vincenzo Ceccarelli per l’Ambiente e Caterina Bini per lo Sviluppo Economico, dal Vicepresidente e Segretario della Commissione Ambiente Andrea Agresti e Giovanni Ardelio Pellegrinotti, e dai consiglieri della Commissione Sviluppo Economico, Giuseppe Del Carlo, Ivan Ferrucci e Marina Staccioli.

L’iniziativa è nata all’indomani dell’audizione di Enel Green Power in Consiglio Regionale, durante la quale i consiglieri erano stati invitati dall’azienda a visitare i luoghi della geotermia toscana, dove questo tipo di produzione da fonte rinnovabile ha avuto origine per poi diffondersi ed esportare il know how in tutto il mondo.

Dopo il primo appuntamento sull’Amiata, i consiglieri regionali hanno visitato l’area tradizionale della geotermia toscana ed in particolare gli impianti di Larderello.

Dopo una tappa al Museo della Geotermia, dove è illustrata la storia della geotermia, e al soffione dimostrativo che mostra la potenza del fluido e del calore provenienti dal sottosuolo, i Consiglieri hanno potuto rendersi conto della tecnologia adottata per la produzione geotermoelettrica alla Centrale di Valle Secolo che con 120 MW di potenza installata è tra i più importanti d’Europa. La visita è poi proseguita alle officine di Larderello, dove Enel Green Power continua a detenere il “know how” anche su tecnologia e manutenzione.

«Dopo questo sopralluogo –ha detto il presidente della commissione Ambiente Vincenzo Ceccarelli– abbiamo cognizione delle potenzialità e del livello di sfruttamento della geotermia in Toscana che qui a Larderello è meno problematico da un punto di vista ambientale per il maggior radicamento storico sul territorio. La sensazione –ha continuato il presidente- è che sia davvero una grande risorsa da sfruttare sempre meglio con l’ausilio di nuove tecnologie in modo da mitigare gli impatti negativi di carattere ambientale e raggiungere l’autosufficienza energetica».


In Toscana sono presenti 33 centrali geotermoelettriche dislocate nelle province di Grosseto (8), Pisa (15) e Siena (10) per un totale di 874,5 MW di potenza installata. Un complesso produttivo che permette ad oggi, con una produzione annuale di circa 5.300 Gwh, di soddisfare il 26% del fabbisogno elettrico della Toscana, pari al consumo di circa due milioni di famiglie. Fabbisogno totale che si attesta su 19.870 Gwh.