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Decreto efficienza energetica, c’è movimento attorno al teleriscaldamento

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Greenreport

Fiper rende disponibile l’analisi comparativa delle posizioni prese dagli stakeholder

Fonte: Greenreport

Autore: Fabio Tognetti

Fiper (la Federazione Italiana Produttori di Energia da Rinnovabili) ha pubblicato una sintetica analisi comparativa delle posizione che le istituzioni e gli stakeholder hanno preso, soprattutto sul tema del teleriscaldamento, riguardo lo schema di decreto legislativo n.90 – in particolare in riferimento agli articoli 5-10-15 – per il recepimento della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.
Lo schema realizzato da Fiper (disponibile a questo link) è quindi un sunto delle varie posizioni espresse da stakeholder e istituzioni durante le audizioni informali tenute presso la X Commissione del Senato: Ministero per lo Sviluppo economico, Fiper, Fire (Federazione italiana per l’so razionale dell’energia), Airu (Associazione italiana riscaldamento urbano), Federutility, Regioni, Antitrust e Autorità per l’Energia.
Lo schema di Decreto, lo ricordiamo, contiene una serie di importanti novità: l’efficientamento del patrimonio edilizio pubblico, obblighi di diagnosi energetica per grandi aziende, un fondo per l’efficienza, nuovi compiti per l’Autorità per l’Energia in materia di bollette e mercato elettrico. Molti sono gli aspetti positivi della norma, ma sono presenti anche delle “ombre” che hanno allertato il mondo delle rinnovabili.
In particolare, Fiper si è dichiarata preoccupata per le dichiarazioni del viceministro dello Sviluppo Economico De Vincenti, secondo cui il teleriscaldamento in aree non metanizzate (montane) sarebbe competitivo solo per l’elevato prezzo del gasolio. Affermazioni che hanno trovato in disaccordo il presidente di Fiper, Walter  Righini, secondo cui «mettere in discussione la competitività del teleriscaldamento a biomassa, confermata dalla stessa indagine conoscitiva dell’Antitrust, significa non valutare le esternalità positive che questi impianti producono sul territorio attraverso l’approvvigionamento di biomassa dalla gestione dei boschi e dalla manutenzione del territorio».