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Decisivo passo in avanti per il riassetto dell’area geotermica di Piancastagnaio

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La Conferenza dei servizi esterna, dopo due anni di lavoro, ha infatti dato parere favorevole alla Valutazione di Impatto Ambientale

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Un percorso, quello del riassetto dell’area di Piancastagnaio, sul versante senese dell’Amiata, che era stato individuato nell’accordo volontario attuativo del Protocollo d’Intesa del 20 dicembre 2007 denominato Accordo Generale sulla Geotermia, firmato dalla regione Toscana e da Enel.

Nell’accordo era riportato espressamente che: “con riferimento al progetto di riassetto dell’area di Piancastagnaio, Regione Toscana ed Enel concordano sulla necessità di procedere quanto prima alla chiusura di PC2 ed alla nuova alimentazione della zona industriale di Casa del Corto e, nel contempo, di procedere alla VIA sul piano di riassetto di Piancastagnaio. Con riferimento a quest’ultima procedura la Regione Toscana, nel rispetto dei tempi previsti dalla normativa di settore, dà atto che la stessa si svolgerà tenendo conto delle esigenze di celerità dettate dalla necessità di giungere quanto prima alla chiusura di PC2 ed al nuovo sistema di fornitura di calore geotermico alla zona industriale di Casa del Corto, garantendo nello stesso tempo la disponibilità delle risorse geotermiche necessarie.”

 

Con il parere favorevole alla Via espresso dalla conferenza dei servizi questo riassetto potrà quindi essere definitivamente avviato.

Tra gli interventi più significativi previsti nel progetto rientra la dismissione della centrale Piancastagnaio2 (8 MW), considerata la più inquinante tra quelle operative sull’Amiata. Sarà comunque mantenuta la disponibilità di energia termica per l’alimentazione delle serre di Floramiata. L’uso del calore geotermico attraverso il teleriscaldamento sarà inoltre garantito, per futuri insediamenti produttivi e per gli usi civili del comune.

Il piano prevede che a fronte della chiusura di PC2 vengano, invece, mantenute in esercizio le altre centrali da 20 MW presenti nel territorio di Piancastagnaio ( PC3, PC4 e PC5). Questo comporterà una riduzione della potenza di 8 MW, passando dagli attuali 68MW ai 60MW.
Il parere favorevole alla Via è comunque subordinato a una lunga serie di prescrizioni (44 in tutto) e ad una raccomandazione su precisi aspetti di tutela ambientale, in particolare quello della risorsa idrica.

In merito a questo punto la raccomandazione subordina il rilascio dell’autorizzazione alla presentazione da parte di Enel di un progetto di monitoraggio sulla quantità e qualità della risorsa idrica. Il progetto dovrà essere concordato con la Regione, l’Autorità di Bacino del Fiume Tevere, con il Bacino regionale Ombrone e con l’Autorità di Bacino Interregionale del fiume Fiora e articolato in modo da accrescere il livello di conoscenze oggettive dell’acquifero dell’Amiata, anche grazie all’installazione di nuovi piezometri. Con Arpat Enel dovrà, infine, concordare la localizzazione esatta del punto di monitoraggio.
Enel dovrà anche comunicare all’Ato l’inizio dei lavori di perforazione e degli interventi sui pozzi esistenti, nonché il loro stato di avanzamento. Al termine dei lavori dovrà, inoltre, trasmettere (sempre all’Ato) le stratigrafie del terreno attraversato, e la documentazione sulle modalità della perforazione.

Sulla matrice atmosferica viene chiesto ad Enel di riadattare la rete di rilevamento relativa alla qualità dell’aria per essere resa funzionale con la futura ubicazione delle sorgenti. Ci sarà inoltre l’obbligo di rispettare i limiti di rumorosità in tutte le fasi dei lavori per ridurre al massimo l’inquinamento acustico.

Il rilascio del parere favorevole sulla Via per il riassetto dell’area di Piancastagnaio è stato accolto con soddisfazione dagli enti locali interessati, primo fra tutti il Sindaco del comune.

«Salutiamo con soddisfazione – ha detto il Sindaco Fabrizio Agnorelli – l’esito positivo della Conferenza dei servizi della Regione Toscana e auspichiamo tempi rapidi per il passaggio alla fase autorizzativa vera e propria. Solo allora il riassetto dell’area geotermica di Piancastagnaio potrà diventare veramente realtà, con tutte le garanzie per la salute dei cittadini e del territorio, obiettivo primario, da sempre, delle istituzioni locali.»

Soddisfazione anche dalla Provincia di Siena, espressa dal Presidente Simone Bezzini e dall’assessore all’Ambiente, Gabriele Berni.

«Il parere favorevole della Conferenza dei servizi della Regione Toscana – hanno dichiarato- rappresenta un passo in avanti significativo per il riassetto dell’area geotermica amiatina, dove il governo sostenibile e compatibile di questa risorsa rimane una priorità per gli enti locali. »
«Grazie a questo atto – hanno commentato Bezzini e Berni – potrà essere finalmente dismessa la centrale Pc2, come chiedono da molti anni gli enti locali per l’impatto olfattivo, inquinante e paesaggistico della struttura. La chiusura di questa centrale è un elemento positivo per una gestione della risorsa geotermica attenta all’ambiente, alla salute pubblica e allo sviluppo sostenibile del territorio.»

Un percorso, quello che ha portato a dare il parere favorevole sulla Valutazione di impatto ambientale, che – aggiungono ancora Bezzini e Berni – «ha visto impegnata la Regione Toscana, insieme agli enti locali firmatari dell’accordo del dicembre 2007, alla base di ogni intervento su questo fronte, nel subordinare tutte le decisioni alla tutela della salute pubblica e del benessere del territori.»

«Da parte nostra – concludono il Presidente e l’assessore all’Ambiente della Provincia di Siena – continueremo a monitorare che ogni intervento sia portato avanti con la massima attenzione al territorio amiatino e alla comunità locale.»