Home Cosvig “DECARBONIZZAZIONE” DELL’ECONOMIA ITALIANA

“DECARBONIZZAZIONE” DELL’ECONOMIA ITALIANA

753
0
CONDIVIDI
Si riporta la parte del programma relativa all’energia che fa parte delle “Politiche e misure per la crescita sostenibile dell’Italia- Una strategia in 5 punti per lo sviluppo sostenibile dell’Italia”, che rappresenta il contributo del Ministro Clini al piano crescita che sarà discusso dal governo nel Conisglio dei Ministri di oggi, 24 agosto.
L’intero programma è pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente

Fonte: Ministero dell’ambiente

Autore: Corrado Clini

 

1. “DECARBONIZZAZIONE” DELL’ECONOMIA ITALIANA
Obiettivi
➢ Sviluppo della filiera nazionale delle tecnologie “verdi”, prioritariamente nei settori energetico e della chimica “verde”;
➢ Transizione del sistema energetico nazionale verso sistemi distribuiti di trigenerazione (elettricità, calore e freddo) ad alto rendimento, con lo sviluppo contestuale di reti intelligenti locali (smart grids);
➢ Eco efficienza nell’edilizia;
➢ Modifica delle modalità di trasporto di merci e persone a favore di ferrovia e cabotaggio;
➢ Recupero e valorizzazione dei rifiuti;
➢ Promozione dell’esportazione di tecnologie “verdi”
Misure
1.1. Approvazione del Piano nazionale per la riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri gas ad effetto serra, trasmesso al CIPE nel maggio 2012.
Il Piano,“ infrastruttura programmatica” per l’attuazione in Italia del “Pacchetto Clima Energia” identifica le misure per l’aumento dell’efficienza energetica in tutti i settori dell’economia nazionale, la crescita dell’impiego delle fonti rinnovabili, le misure fiscali a favore della riduzione delle emissioni di CO2.
1.2. Approvazione del DPCM per l’assegnazione dei proventi della vendita all’asta delle quote di emissione di CO2 per le attività stabilite dall’articolo 10, paragrafo 3, della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio come modificata dalla direttiva 2009/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, previsto dall’art.25 della legge 214/2011, trasmesso al Ministero dell’Economia e delle Finanze nel marzo 2012
1.3. Recepimento della direttiva 2009/29/CE sul mercato dei permessi di emissione e l’utilizzo dei proventi delle aste dei permessi di CO2
1.4. Recepimento della direttiva 2010/31/CE che stabilisce i nuovi standard di efficienza negli edifici
1.5. Approvazione dei decreti per
• l’incentivazione delle fonti rinnovabili termiche;
• la revisione del meccanismo dei certificati bianchi per l’efficienza energetica, finalizzato in particolare alla promozione della generazione distribuita e delle smart grids;
• l’applicazione di meccanismi premianti per la ricerca, sviluppo e produzione di tecnologie innovative in Italia, per l’impiego dell’energia solare, per lo sviluppo dei biocarburanti di seconda generazione, per la valorizzazione della geotermia, per lo sviluppo dell’impiego delle biomasse a filiera corta.
1.6. Istituzione e aggiornamento della lista delle tecnologie, dei sistemi e dei prodotti che contribuiscono alla riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra e degli inquinanti atmosferici.
La lista verrà elaborata ed aggiornata annualmente dal Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, in collaborazione con MISE e MIUR.
L’impiego delle tecnologie, dei sistemi e dei prodotti individuati dalla lista consentirà l’accesso di imprese e soggetti privati
a) ai benefici previsti dal “Fondo rotativo del Protocollo di Kyoto” istituito presso la Cassa Depositi e Prestiti, integrato dal 50% delle entrate derivanti dalla vendita dei diritti di emissione di CO2, in attuazione della direttiva europea 2009/29/CE – art.10.
b) ad una riduzione del 55% dell’IVA sull’acquisto delle tecnologie,dei sistemi e dei prodotti.
1.7. Introduzione dell’obbligo per tutte le Amministrazioni Pubbliche di dotarsi esclusivamente delle tecnologie, dei sistemi e dei prodotti individuati dalla lista.
1.8. Promozione di un programma nazionale per la produzione dei biocarburanti di seconda generazione e della filiera della chimica “verde”.
Il programma, già definito in larga misura da imprese italiane leader nel mercato globale e sostenuto prevalentemente da finanziamenti privati con il supporto di fondi europei, deve essere assunto come priorità nazionale, attraverso la semplificazione delle procedure autorizzative e l’istituzione di un meccanismo di credito d’imposta per gli investimenti finalizzati alla realizzazione degli impianti di produzione
1.9. Introduzione di un pedaggio di circolazione nelle autostrade e nelle strade statali, per autoveicoli, autobus e camion, differenziato in relazione alle emissioni specifiche di CO2/km (EUROVIGNETTE).
La misura, già applicata in altri paesi europei, ha il duplice effetto di usare la leva del prezzo per modificare le modalità di trasporto, e fare cassa a favore di programmi per la mobilità sostenibile. I proventi saranno destinati ad un Fondo Nazionale per la mobilità sostenibile.
1.10. Promozione dell’esportazione di tecnologie “verdi”
I programmi di cooperazione ambientale internazionale nell’ambito delle Convenzione sui Cambiamenti Climatici costituiscono un volano per la promozione e la disseminazione di tecnologie “verdi”. In questo contesto l’esperienza del Ministero dell’Ambiente dimostra i vantaggi per le imprese italiane che partecipano ai programmi di cooperazione ambientale.
Sono individuate tre linee di azione
a) confermare ed estendere i programmi esistenti di cooperazione ambientale internazionale nelle economie emergenti, con priorità per la promozione di progetti fondati sulle tecnologie e i sistemi individuati dalla lista di cui al punto 1.3;
b) rafforzare la capacità di SACE e SIMEST di supporto alle imprese italiane che esportano tecnologie, sistemi e prodotti della lista;
c) applicare alle imprese che esportano le tecnologie e i sistemi della lista, o stabiliscono joint ventures per produrre le stesse tecnologie, i benefici previsti dal Fondo Rotativo del Protocollo di Kyoto.