Il progetto nato in Toscana dall’intesa tra Slow Food e Co.Svi.G con l’obiettivo di dare vita in questo comprensorio alla prima comunità mondiale del cibo ad energia pulita e rinnovabile, si è estesa anche in Campania con l’ormai tradizionale appuntamento di Malazè nell’area dei Campi Flegrei, che si terrà dal 4 al 14 settembre prossimi, con una serie di attività e laboratori tra cui uno dedicato alla cucina geotermica.
In Toscana l’iniziativa nata da Slow Food e Co.Svi.G si è posta l’obiettivo di creare Presidi Slow Food in cui la qualità delle produzioni è caratterizzata anche dalla tecnologia utilizzata nel processo e in cui si utilizzano fonti energetiche rinnovabili per rilanciare forme di agricoltura sostenibile, si recuperano produzioni tradizionali utilizzando energia pulita e si incentivano i produttori che potrebbero dar vita a nuove filiere produttive pulite.
E la geotermia sarà presente anche nella manifestazione proposta da Slow Food Campania che si svolge ogni anno ai Campi Flegrei dove si celebrano i prodotti enogastronomici tra terra e mare e dove da quest’anno la nuova sfida sarà quella di inserire anche l’archeologia come simbolo del territorio assieme alla tradizione gastronomica e alla presenza dei soffioni.
Il primo incontro, previsto per sabato 4 settembre alle ore 19,00 presso il Vulcano Solfatara a Pozzuoli (Na), ha il carattere dell’esclusività ed è riservato alla stampa, previo accredito.
Si tratta di un laboratorio del gusto sulla cucina geotermica intitolato: “Di terra e di mare”. Tema dell’evento sarà la modalità per cucinare impiegando i soffioni di vapore del Vulcano Solfatara. Per Vito Trotta, Fiduciario Slow Food Campi Flegrei: «Il momento sarà particolare per poter parlare di sostenibilità delle produzioni e delle preparazioni». In abbinamento saranno proposti vini della Doc Campi Flegrei.
Tra gli appuntamenti proposti da Slow Food Campania per Malazè, è previsto per domenica 5 settembre anche un incontro con le Comunità del Cibo dei Campi Flegrei.
