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Da General Electric a Enel, rinasce il lavoro in Valdicecina

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L’annuncio d’investimenti di Ge a Volterra e Radicondoli tiene viva la speranza di nuova occupazione. I piani dei due colossi s’intrecciano per il polo della logistica e manutenzione nel settore energetico

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Cecina

Autore: Andreas Quirici

General Electric investirà nei laboratori di Sesta dove sviluppa turbine per il settore Oil & Gas. Enel sta pianificando interventi per rendere più qualificato l’indotto per la geotermia. Al momento questi due colossi sembrano lavorare separatamente, ma le strade sembrano destinate a intrecciarsi. E la base sono i milioni che Ge investirà in Toscana (l’agenzia Bloomberg parla di 500 milioni in un centro di ricerca, ma che c’è chi ipotizza che possa arrivare a un miliardo) e i 120 milioni che Enel dà in appalto per la manutenzione ai propri impianti e che, finora, solo una piccola parte rimangono in Valdicecina. Il piano della Regione per la creazione di un polo per la logistica, la manutenzione e i servizi dedicati al settore energetico prende sempre più corpo, ma al momento resta coperto dal segreto. Di sicuro, però, queste notizie di investimenti scaldano le speranze degli ex lavoratori della Smith Bits in prima battuta, ma anche quelle di un intero territorio che aspetta con ansia notizie positive dopo tante chiacchiere e discussioni. I sindaci di Volterra e Pomarance, Marco Buselli e Loris Martignoni, si dicono «in attesa di sviluppi», ma la sensazione è che siamo abbastanza vicini a una prima definizione del progetto per il rilancio della Valdicecina. Sarebbe difficile non crederci dopo l’annuncio di General Electric, i tanti impianti geotermici che stanno per nascere e l’intenzione di Enel di rafforzare la sua presenza a Larderello e dintorni. L’ipotesi più accreditata è quella di un flusso di commesse provenienti dalla ricerca sulle turbine di quarta generazione sviluppata nei laboratori di Sesta, ma anche dalla manutenzione agli impianti geotermici di Enel e delle tante società che stanno chiedendo i permessi per la realizzazione di centrali. Una mole di lavoro tale da offrire opportunità occupazionali rilevanti per il territorio a cui è richiesta, però, un cambio di passo per quanto riguarda la logistica e la formazione del personale. Un altro aspetto da chiarire è come gestire queste commesse: se con un’unica società composta da vari soggetti (Ge, Enel e Cosvig per esempio) oppure con tante realtà più piccole. Buselli e Martignoni aspettano la convocazione da parte della Regione per fare il punto della situazione insieme agli ex operai della Smith. Intanto Volterra ha predisposto detassazione per le aziende che s’insedieranno nel Pip di Saline, sia per ditte artigianali che industriali. Pomarance sta aspettando sviluppi, ma ha già pronto un piano per la sua zona d’insediamento produttivo. Insomma, di carne sulla brace ce n’è tanta. E la speranza della Valdicecina è che riesca a sfamare quante più bocche possibile.