In Europa, al 2012, sono oltre 5.000 i teleriscaldamenti installati e tra questi vi sono anche gli impianti che utilizzano il calore geotermico, in particolare nei Paesi dell’Europa centrale e orientale (ad esempio Ungheria, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca, Bulgaria e Romania). La quota di mercato del teleriscaldamento –rispetto al mercato del riscaldamento in generale- è pari a circa il 10% con un potenziale di crescita molto interessante in particolare per il comparto geotermico.
Per fare in modo che questo potenziale possa svilupparsi la sfida è ora quella di eliminare gli ostacoli amministrativi e finanziari, che ancora esistono in maniera più o meno importante in tutti i paesi europei.
In Bulgaria, Repubblica Ceca, Slovenia, esiste una duplice esigenza: da un lato, adottare un adeguato quadro normativo, e dall’altro stabilire le corrette condizioni per uno sviluppo del mercato; in Paesi come la Germania, la Francia e l’Italia, gli obiettivi di sviluppo del teleriscaldamento geotermico sono più ambiziosi e per raggiungerli è necessaria una semplificazione delle procedure e maggiori finanziamenti; negli Stati membri dell’UE che attualmente stanno sviluppando i loro primi sistemi geotermici di teleriscaldamento (Paesi Bassi, Regno Unito, Irlanda e Danimarca), c’è la necessità di adeguare tutte le condizioni (normative, finanziarie, etc.) per il suo sviluppo.
Il progetto GeoDH nasce dunque con l’obiettivo di lavorare su questi tre diversi sottoinsiemi nazionali -in particolare con 14 Paesi che fanno parte dei tre gruppi- con l’intenzione di replicare successivamente la stessa esperienza in tutti i 27 Stati membri dell’Unione Europea.
Nello specifico GeoDH ha l’intento di superare gli ostacoli normativi, di semplificare le procedure per gli operatori, proporre innovativi modelli finanziari, implementare la formazione dei tecnici e la sensibilizzazione dei decisori al fine di promuovere le migliori condizioni per sviluppare l’utilizzo di fonti di energia geotermica per il riscaldamento e il raffreddamento.
Per far questo sono coinvolti esperti ed operatori interessati, a discutere nell’ambito dei workshop che rappresentano importanti momenti di confronto per individuare gli strumenti necessari a superare qualsiasi tipo di barriera allo sviluppo di nuovi sistemi di teleriscaldamento geotermico in Europa.
A Budapest il 3 dicembre e a Piancastagnaio l’11 dicembre saranno quindi coinvolti i decisori politici di enti nazionali, regionali e locali che giocano un ruolo chiave nel quadro normativo e autorizzativo; i tecnici di enti locali e regionali; banche, investitori potenziali e altri protagonisti del mercato. Ma anche fornitori, progettisti ed installatori di sistemi di riscaldamento e raffrescamento che operano sia su scala nazionale che locale e piccole e medie imprese; i proprietari di edifici di grandi dimensioni; enti di educazione e formazione e, naturalmente, gli esperti di geotermia.
Dal confronto, potranno emergere sia una maggiore consapevolezza sulle possibili applicazioni e benefici dei teleriscaldamenti geotermici sia una serie di raccomandazioni utili al superamento delle barriere oggi esistenti e a migliorare i quadri normativi, in una ulteriore comprensione delle tecnologie correlate, dei costi e dei finanziamenti, così come in un trasferimento delle best practices per le autorità nazionali e locali.
Maggiori informazioni e dettagli sui programmi dei workshop sono reperibili sul sito www.GeoDH.eu, in particolare per il workshop di Piancastagnaio le informazioni saranno reperibili prossimamente sul sito del distretto delle energie rinnovabili : www.distrettoenergierinnovabili.it
AGGIORNAMENTO: Scarica il programma del workshop