Il 15 giugno si è chiusa la stagione della Domanda Unica Pac 2017 che ha interessato migliaia di imprenditori agricoli anche in Toscana ed il sistema servizi di Coldiretti mette in campo in modo tempestivo la struttura CreditAgri Italia, per offrire alle imprese agricole che hanno presentato la Domanda Unica lo strumento dell’anticipo PAC per soddisfare, almeno in parte, le esigenze di credito a breve. In questo modo le imprese potranno beneficiare dell’anticipazione annuale, biennale, triennale o quadriennale (per piccoli agricoltori) del premio senza dover attendere l’erogazione da parte di Artea.
“Creditagri Italia, con la sottoscrizione di appositi accordi con alcune banche partner – dice Tulio Marcelli, Presidente regionale Coldiretti Toscana – ha definito un modello operativo in grado di favorire l’erogazione delle anticipazioni a beneficio delle imprese agricole. I produttori interessati, relativamente alle componenti “pagamenti di base” e “greening”, potranno richiedere un finanziamento dell’80%, nel caso di anticipo annuale, ovvero del 70% nel caso di anticipo biennale e del 60% per l’anticipo triennale; il tutto a tassi di assoluto vantaggio ed in ogni caso non da sportello diretto. Si tratta di un modello messo in campo dalla nostra struttura dedicata la credito, ormai collaudato da diversi anni, che presenta indubbi vantaggi per le imprese agricole”.
“Sono tempi non facili per le imprese agricole che spesso devono attendere mesi per vedere riconosciuto il loro diritto ai premi comunitari. E’ per questo che Coldiretti – dice Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana – attraverso CreditAgri Italia, viene incontro alle esigenze di liquidità e rende più semplice e conveniente l’accesso all’anticipazione. Quest’anno poi ci sono alcune novità con tempi di delibera più rapidi, la possibilità per le imprese che richiederanno un’anticipazione di importo non superiore a €.10.000, di non effettuare il versamento della quota di ammissione a socio ed una scontistica da applicare per altre richieste di garanzia, su operazioni ordinarie. E’ per questo che invitiamo – conclude De Concilio – gli imprenditori agricoli a rivolgersi ai nostri uffici presenti sul territorio”.