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“Così si combatte lavoro nero e caporalato”

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I rappresentanti dei sindacati confederali si sono mobilitati per chiedere al Governo forme di tutela per i migranti che perdono il lavoro

Fonte: QuiNewsMaremma.it

Autore: QuiNewsMaremma.it

GROSSETO — Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un impegno concreto per i migranti che si sono affacciati al mondo del lavoro. Tra le richieste c’erano la proposta di prorogare la durata del permesso di soggiorno per i migranti disoccupati da più di 24 mesi, sanare le posizioni dei migranti che hanno già perso il permesso di soggiorno, combattere il lavoro e lo sfruttamento e favorire l’in elusione sociale nel mondo del lavoro. 

“La crisi ha colpito duramente anche il lavoro degli stranieri negli ultimi 8 anni – hanno detto i rappresentanti dei sindacati confederali e delle loro strutture attive sul fronte immigrazione – tanto che il loro tasso di disoccupazione ha raggiunto il 17%". 

Dal 2008, infatti, sono moltissimi i cittadini di altri paesi che hanno perso il lavoro e non sono riusciti a trovarne uno nuovo entro un anno, termine previsto dalle norme sul soggiorno in Italia degli stranieri. Così per loro al dramma della disoccupazione si somma l’incubo di vedere messa in discussione la permanenza regolare sul territorio italiano. 

Spesso succede che una parte di loro finisce nella clandestinità e nella trappola del lavoro nero, un esempio tra tutti la piaga del caporalato che affligge la Maremma.