Coldiretti Pisa ha organizzato a Pomarance un incontro che ha visto più di 100 partecipanti per presentare le linee generali della Politica agricola comune (Pac) e per illustrarne le novità. Coldiretti ha sottolineato che "solo i veri agricoltori potranno accedere ai contributi, ci saranno pagamenti aggiuntivi per i giovani agricoltori con meno di 40 anni e premi alle imprese che sostengono e contribuiscono alla biodiversità del territorio, alla diversificazione culturale e alla sostenibilità ambientale". Si tratta di una svolta nell’assegnazione degli aiuti previsti dalla nuova Pac destinati all’agricoltura tra il 2014 ed il 2020.
"Circa 4miliardi di euro a livello nazionale – spiaga Coldiretti – Beneficiarie potenziali dei contributi europei circa 7 mila imprese. Prospettive più che interessanti visto che i contributi hanno incluso anche produzioni come l’orticoltura e la viticoltura fino ad ora lasciate fuori. Ci saranno più risorse, e questo sarà importantissimo, per i settori strategici del Made in Tuscany come la zootecnia da carne e da latte, gli ovicaprini, l’olivicoltura e la cerealicoltura. Comparti che sul territorio provinciale producono una buona fetta del Pil agricolo".
Per Fabrizio Filippi, presidente provinciale Coldiretti, è il risultato di una battaglia non facile: "si apre una nuova era nei criteri e nei modi di assegnazione delle risorse che premiano finalmente la vera agricoltura, quella fatta da chi di agricoltura vive ogni giorno, e bandiscono le rendite e la casta degli intoccabili formata da soggetti che nulla avevano da spartire con l’agricoltura attiva". "Esclusi dalla nuova Pac, ed inseriti nella black list, banche – aggiunge – società finanziarie, assicurative e immobiliari che rappresentano lo 0,2% della platea dei beneficiari ma che in questi anni hanno assorbito il 15% del sostegno all’agricoltura".
L’incontro di Pomarance è servito ad illustrare in maniera molto chiara i tecnicismi e soprattutto i criteri con cui saranno distribuite ed assegnate le risorse grazie agli interventi di Angelo Frascarelli, docente di economia ed estimo rurale all’Università di Bologna; Tulio Marcelli, presidente Coldiretti Toscana; Roberto Madde, direttore regionale Coldiretti.
La più grande associazione degli agricoltori ha evidenziato che "la maggior parte delle risorse (49%) sono destinati proprio alla zootecnia ripartita fra i seguenti settori: vitelli/e nati da vacche da latte. Il sostegno ai seminativi (14%) interessa quattro settori: riso, barbabietola, pomodoro da industria e grano duro". "La grande novità è l’inclusione del grano duro; il piano proteine ottiene l’8,4% delle risorse; inclusa anche la soia; è presente anche l’olivicoltura che tocca da vicino almeno 5mila aziende pisane: una delle tre misure premia la produzione Dop e Igp biologico".
La Pac fissa anche un tetto agli aiuti aziendali: "è prevista una riduzione del 50% dei pagamenti diretti sulla parte eccedente i 150mila euro del pagamento di base e del 100% per la parte eccedente i 500mila euro al netto dei costi di lavoro – spiegano ancora a Coldiretti – l’altra svolta dei criteri di divisione e di assegnazione riguarda gli “impegni ambientali” e alla componente ecologica (greening). In sostanza la tutela del paesaggio e della sua biodiversità, elementi e valori già presenti nel Dna dell’agricoltura toscana"