Il consumo di suolo, ovvero la copertura del territorio con cemento o asfalto, avanza al ritmo di 3 metri quadrati al secondo, 30 ettari al giorno. Lo afferma uno studio dell’Ispra, l’istituto di ricerca del Ministero dell’Ambiente.
La velocità del consumo di suolo è rallentata a causa della crisi economica. Nei decenni passati era di 8 metri quadri al secondo. Con la ripresa dell’economia, c’è il rischio che la cementificazione torni a questa velocità. Soprattutto in mancanza di normative europee e nazionali che la controllino e la limitino.
Al 2016 secondo l’Ispra risultano cementificati oltre 23 mila km2 (pari a Campania, Molise e Liguria messe insieme), il 7,6% del territorio nazionale. Negli anni 50 era coperto solo il 2,7%.
Soprattutto nei paesi in via di sviluppo, si assiste a una cementificazione crescente, con migliaia di ettari di boschi e aree verdi spazzati via da palazzi, strade, fabbriche. (continua)