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Consumi energetici. Recepito il piano europeo per la riduzione

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Termoregolazione d’obbligo entro il 2016

Fonte: Il Sole 24 Ore

Autore: Silvio Rezzonico- Maria Chiara Voci

Scatta anche in Italia (l’obbligo era già normato a livello europeo) il termine del 31 dicembre 2016 entro il quale tutti gli edifici dovranno essere adeguati con sistemi per la termoregolazione e contabilizzazione del calore. Lo stabilisce il decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, che a sua volta attua la direttiva europea 2012/27/Ue sull’efficienza energetica. La norma, pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale» di venerdì 18 luglio 2014, è entrata in vigore dal giorno successivo.
Il nuovo atto, per ciò che riguarda l’introduzione delle valvole e la misurazione dei consumi, va a disciplinare materie che, in parte, sono già oggetto di legislazione regionale, ad esempio in Lombardia e in Piemonte. Nelle due Regioni, rispettivamente, l’obbligo è in vigore dall’agosto del 2012 con alcune deroghe al 2014 o diventerà operativo dal 1° settembre 2014. Tuttavia, l’amministrazione guidata da Maroni ha già chiarito, nella legge di assestamento di bilancio, che le sanzioni per chi non è in regola non scatteranno fino al 31 dicembre 2016. Una linea che, con ogni probabilità, potrebbe essere adottata anche in Piemonte, dove sono moltissimi i fabbricati che devono procedere agli adeguamenti.
Il principio che sta alla base della direttiva e del Dlgs è comunque il diritto per ciascun utente di poter calcolare, con precisione, il consumo effettivo, grazie a contatori intelligenti, pagando solo per le relative quote di spettanza e ottenendo anche informazioni importanti sull’efficienza del proprio impianto. Ovviamente lo stesso decreto norma anche i casi in cui, per ragioni tecniche, non sia possibile o efficiente inserire sistemi di termoregolazione.
L’introduzione delle valvole è solo uno degli aspetti che caratterizza un decreto ben più ampio e articolato. Tutto rivolto all’obiettivo della riduzione del 20% del consumo di energia primaria dell’Unione entro il 2020. Fra le novità introdotte spicca l’obbligo per le grandi imprese e per le aziende "energivore" di eseguire una diagnosi di efficienza energetica nei siti ubicati sul territorio nazionale, da ripetersi ogni quattro anni. La data entro cui occorre mettersi in regola è il 5 dicembre 2015.
Ampio è il programma per la riqualificazione degli immobili della pubblica amministrazione su un periodo che va dal 2014 al 2020. È inoltre prevista l’attivazione di un Fondo nazionale per l’efficienza energetica per la concessione di garanzie o l’erogazione di finanziamenti. Per ciò che riguarda il campo dell’edilizia, sono inseriti anche scomputi sulle volumetrie per chi ristruttura facendo efficienza. In particolare, nei fabbricati che possono dimostrare una riduzione del 20% dell’indice di prestazione fissato come limite nel Dlgs 192/2005, lo spessore delle murature esterne, delle tamponature o dei muri portanti, dei solai intermedi e di chiusura superiori ed inferiori, eccedente ai 30 centimetri (fino a un massimo di ulteriori 30 centimetri per tutte le strutture che racchiudono il volume riscaldato e ad un massimo di 15 centimetri per quelli orizzontali intermedi) non sono considerati nei computi per la determinazione di volumi, altezze, superfici e rapporti di copertura. Deroghe sono inoltre previste sul fronte del rispetto delle distanze minime e delle altezze massime degli edifici.