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Come sta l’eolico in Toscana

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Dall’ARPAT un focus sul potenziale all’interno dei confini regionali e i parchi installati

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

A partire dalla seconda metà degli anni novanta, grazie alle politiche europee, a importanti incentivi economici e alla progressiva riduzione dei costi delle turbine eoliche (a fronte di un incremento della loro efficienza), in Italia gli impianti eolici di ogni taglia si sono rapidamente diffusi lungo le aree ventose del Paese, localizzate soprattutto lungo l’Appennino e il Subappennino meridionale, in Sicilia e Sardegna. Un’epoca che si è chiusa indicativamente nel 2012 con un robusto taglio agli incentivi da parte del governo nazionale (il fatturato nel settore dell’energia rinnovabile nel 2013 è diminuito del 70%), ma che ha lasciato un’importante eredità: in Italia al 31/12/2014 risultavano presenti 6.320 aerogeneratori di varia taglia per un totale di 8.665 MW potenzialmente installati.

E nella nostra Regione? L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (ARPAT) ha pubblicato un focus dedicato allo sviluppo dell’energia eolica all’interno dei confini toscani, sottolineando la creazione da parte del LAMMA (su incarico regionale) di una applicazione in grado di valutare il potenziale eolico. Wind-Gis -questo il nome dell’applicativo- è stato costruito attraverso delle simulazioni matematiche sviluppate nell’ambito di uno specifico modello grazie alle quali è in grado di mostrare le aree dove la ventosità registrata sia tale da rendere ipotizzabile la produzione di energia elettrica tramite turbine eoliche.

Per quanto riguarda invece gli impianti presenti sul territorio di propria competenza, ARPAT ha individuato (dati 2016) dieci parchi eolici funzionanti, per complessivi 123,15 MW di potenza nominale installata: da quello di Santa Luce in Provincia di Pisa (il maggiore, con 26 MW) a quello di Crocina (Arezzo, 800 KW).

Un contributo prezioso, per quanto –come per qualsiasi impianto volto alla produzione di energia, anche rinnovabile– al prezzo di alcuni impatti ambientali. Impatti, enumera l’ARPAT, di tipo visivo, sonoro, sull’avifauna, elettromagnetico, impatti dovuti alla fase di cantiere. Non a caso in Toscana sono previsti diversi procedimenti autorizzativi per gli impianti eolici, a seconda della loro taglia e potenza.