"Lo meritano la progettualità e la ricchezza culturale offerta da questa terra; come dimostra l’aver pensato di unire tutti i festival del cinema di Firenze e non solo, visto che stiamo già allargando il discorso ad altre realtà regionali".
"Non è stata semplicemente prodotta un’economia di scala – ha aggiunto Barni -, ma un valore aggiunto ottenuto dalla compattezza dell’offerta, dalla sua varietà e dalla grande attualità dei temi trattati. Il risultato lo si apprezza dai grandi numeri del pubblico, dalle oltre mille persone che ogni giorno vanno al cinema a vedere i film e documentari della 50 Giorni. Dare una progettualità alle iniziative culturali facendo rete, ecco l’idea giusta e la strada da perseguire per il futuro".
In ‘Domani è un altro giorno’ si è parlato in merito alla nuova legge sul cinema, che andrà presto in discussione in aula al Senato, ed è stato fatto il punto sulle progettualità, i vincoli e le risorse per i festival cinematografici italiani; oggi che l’evento festivaliero rappresenta ormai un circuito cinematografico vero e proprio, alternativo alla distribuzione tradizionale, che si snoda nel corso dell’anno e coinvolge molte città italiane.