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Chiusdino: inaugurata la nuova centrale geotermica

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Con il taglio del nastro dell’impianto di Chiusdino sono 34 le centrali geotermiche in Toscana e il Governatore Enrico Rossi chiede a Enel Green Power di spostare qui la loro sede

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

Alla presenza del Presidente della Regione Enrico Rossi, è stata inaugurata martedì 26 luglio presso il piazzale della Centrale geotermica in località Caggio, nel Comune di Chiusdino (SI) una nuova centrale geotermica da 20 MW. L’impianto sarà in grado di produrre a regime circa 170 milioni di chilowattora, corrispondenti ai consumi elettrici di circa 55.000 famiglie, e permetterà di evitare l’immissione in atmosfera di 100.000 tonnellate di CO2, oltre a un risparmio di combustibili fossili per 32.000 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) all’anno.

All’inaugurazione, coordinata dalla presidente dell’Unione dei comuni della Val di Merse Luciana Bartaletti, erano presenti il sindaco di Chiusdino Ivano Minocci, l’assessore all’energia della provincia di Siena Gabriele Berni e l’amministratore delegato di Enel Green Power Francesco Starace.

«La Toscana è storicamente leader nel mondo nello sfruttamento dell’energia geotermica- ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi – Con quella inaugurata oggi a Chiusdino sono 34 le centrali in funzione nella nostra regione, danno lavoro a circa 800 persone e producono elettricità per 3 milioni di famiglie. Enel green power (Egp) produce qui il 20% del suo fatturato. Per tutte queste ragioni oggi ho chiesto ai suoi responsabili di spostare la sede del gruppo in Toscana, nella terra della geotermia».

Una richiesta cui l’amministratore di Enel Green Power, Francesco Starace, risponde glissando: «Siamo onorati di questo invito, perché non è normale che le aziende vengano invitate a stabilire le loro sedi legali. Valuteremo con molta attenzione, decideremo e vi faremo sapere».

Con l’avvio della nuova centrale nel senese prosegue, quindi, in modo operativo l’accordo sulla geotermia firmato da Regione e Enel nel dicembre del 2007 – sottoscritto poi dagli Enti Locali – che prevede in Toscana l’installazione di 112 MW complessivi  di cui 72 MW ormai realizzati (20 MW Chiusdino1, 12 MW Lagoni Rossi, 20 MW Sasso 2, 20 MW Radicondoli 2).

«Dal 1905 ad oggi  – ha proseguito il governatore Rossi- la Toscana ha fatto la storia della geotermia. Da tutto il mondo sono venuti a studiare i nostri impianti. Vogliamo utilizzarla sempre di più e meglio per favorire lo sviluppo produttivo e occupazionale della nostra regione. Ed è per questo che considero questo un giorno di festa».

La centrale di Chiusdino – che ha richiesto un investimento di 80 milioni di euro da parte di Enel Green Power – è alimentata da 4 pozzi dalla postazione "Travale Sud" ed ulteriori 2 pozzi dalla postazione "Montieri 5" per una portata di 130 tonnellate/ora; la profondità del serbatoio geotermico è di circa 3.000 metri. Il vapore estratto da 4 dei 6 pozzi sarà utilizzato anche per il teleriscaldamento dell´abitato di Chiusdino.

«Con l’entrata in esercizio di Chiusdino – ha spiegato Starace- la nostra capacità geotermica in Toscana sale a 728 MW, con una produzione che soddisfa il 25% del fabbisogno energetico regionale e di 3 milioni di famiglie, nel pieno rispetto dell’ambiente. Un risultato che ci rende orgogliosi e che conferma il primato tecnologico a livello mondiale, che l’Italia, con Enel Green Power, detiene in questo settore delle rinnovabili». 

Soddisfatto il Sindaco Ivano Minocci che ha illustrato le risorse ambientali, architettoniche e culturali del territorio che amministra e che sono meta di migliaia di turisti che apprezzano anche l’ottimo cibo e la tranquillità dei luoghi.

« In questo contesto – ha sottolineato Minocci- la ricchezza del sottosuolo rappresentava una ulteriore sfida da governare: scegliendo di compartecipare alla produzione di energia rinnovabile, abbiamo concertato i nuovi impianti sin dalla nascita, riuscendo, assieme ad Enel, a inserire la nuova Centrale nel contesto ambientale con una serie di accorgimenti che vanno dal posizionamento al piano del colore e all’uso delle più moderne tecnologie. E così il calore della terra, che viene fuori in maniera suggestiva e silenziosa, ci dona energia per tante famiglie e notevoli opportunità economiche ed occupazionali. Non possiamo che essere orgogliosi del risultato».

Il Sindaco ha poi rassicurato sull’attenzione che verrà posta alla tutela della salute e al rispetto dell’ambiente: «Monitoriamo costantemente i dati Arpat anche perché lo sviluppo geotermico va controllato. La salute dei cittadini e il rispetto dell’ambiente, sono all’apice della nostra attenzione. E siamo disponibili, in qualsiasi momento, a fare marcia indietro se dovessero esserci dei problemi».

La presidente dell’Unione dei comuni della Val di Merse Luciana Bartaletti, cui era stata affidata la regia dell’evento ha riassunto il percorso che ha portato al taglio del nastro della centrale di Chiusdino.

«Con l’inaugurazione della prima centrale geotermica di Chiusdino  si è concluso un importante passo avanti nella crescita della produzione geotermica nell’area tradizionale ed ora anche nel territorio della Val di Merse -ha detto la Bartaletti – Si tratta di una significativa opportunità in termini di sviluppo economico e di creazione di posti di lavoro, in un momento particolarmente difficile».

«La centrale e l’intero programma delle perforazioni di pozzi e dei vapordotti- ha continuato la presidente dell’Unione dei Comuni della Val di Merse- sono stati il risultato di un percorso partecipato da Enti, comunità locali ed Egp  rivolto a garantire lo sviluppo del settore energetico geotermico con tecniche moderne, in grado di assicurare la salute dei cittadini, un adeguato inserimento paesaggistico e un pieno rispetto dell’ambiente».